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21.09.24
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“Il panel della Food and drug administration  si schiera contro l'amministrazione Biden sulle somministrazioni dei booster delle vaccinazioni contro il Covid.”https://www.fda.gov/
Uno slancio free vax dalla FDA che se invece di essere negli Stati Uniti era in Italia, il suo comitato sarebbe passato sotto le forche caudine del Presidente della FNOMCEO che invoca le maniere forti contro i medici free vax  colpevoli di discutere delle dinamiche vaccinali.
Dichiara il presidente Anelli  in merito:  “E l'assurdo è che non riusciamo a radiarli, neanche quelli che fanno propaganda contro i vaccini. Ci proviamo, ma loro fanno ricorso e la sanzione si sospende, non diventa mai effettiva», perché a bloccare il procedimento è un problema burocratico”. Così leggiamo che comunque: “Quella che sembra ormai certa è però la volontà del Governo di prendere posizione nei confronti di quella quotidiana campagna di disinformazione no vax troppo spesso portata avanti anche da personale sanitario.”   https://www.dottnet.it/articolo/32528434/proposta-del-governo-vaccino-covid-obbligatorio-per-l-iscrizione-all-ordine-dei-medici/?tag=11204006272&tkg=1&cnt=3
Nell’ articolo sulla FDA citato sopra,  leggiamo anche le ragioni forti della proposta della terza dose, di cui Israele con la sua proverbiale efficienza è prima di molte lunghezze, come con le prime due dosi, i cui risultati sembrano essere stati molto deludenti. Così dopo le morti dei vaccinati con due dosi (78 su 79 nella settimana PRIMA di ferragosto https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4890604717620541&id=100000131826854 ), dopo la caduta quasi a zero della efficacia delle due dosi a 5 mesi ( che dovrebbe far riflettere le altre realtà nazionali tra cui la nostra impegnata militarmente a realizzare l’obbiettivo della seconda dose per il 90% e qualcuno propone anche il 99% ), sembrano franare le previsioni lanciate buon ultimo su  NEJM https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2113017 September 22, 2021 the close of the blinded phase of the mRNA-1273 vaccine trial, the efficacy in preventing Covid-19 illness was 93.2% and against severe disease was 98.2%.
La terza dose avrebbe risultati formidabili, che quindi sembrano smentire tristemente i dati del  NEJM, se come leggiamo nel Centro Pilota Mondiale di Israele,  abbiamo che:  “Chi è stato vaccinato con il booster ha avuto 19 volte meno probabilità di avere una grave malattia da Covid rispetto a chi è stato vaccinato con due dosi e la probabilità di contagiarsi è scesa di 11 volte”.                                                                           C’è forse da riflettere seriamente su questi dati, oltre la polarizzazione delle posizioni e del conflitto industriale scientifico professionale e sociale che vede milioni di italiani a rischio del lavoro, della salute mentale e fisica, sia in un caso che nell’altro, come leggiamo tristemente dai bollettini di guerra dei due fronti. Mentre altrove la gestione di questa difficile crisi scorre con più leggerezza e ahimè per noi con migliori risultati sanitari economico e sociali   https://www.iltempo.it/attualita/2021/09/14/news/modello-svezia-no-green-pass-meno-vaccinati-italia-soli-38-morti-in-un-mese-terza-dose-28675568/                                                                                                                                           
23 settembre 2021 Vincenzo Valenzi                       
GREEN PASS IMMUNITA’ DEI GUARITI  E SALUTE PUBBLICA
“Via il green pass a chi si tampona”, questa la proposta di Guido Rasi a “Otto e mezzo”, lunedì 20 settembre. “Chi ha il green pass ha fatto un tampone, è vaccinato, o avuto il Covid e quindi si attiva uno stato di immunità o di esenzione immediata dall' infettare il prossimo”, ma “esistono casi di tampone negativo la mattina e positivo la sera. Attenzione perché con un tampone se uno incontra una persona infetta due ore dopo c’è il rischio che si contagi”, esordisce il consulente per l’emergenza del generale Figliuolo. https://www.iltempo.it/politica/2021/09/20/news/guido-rasi-lancia-allarme-contagi-via-green-pass-tamponi-otto-e-mezzo-lilli-gruber-28755322/

Non si può che condividere la tesi di Guido Rasi sui rischi del green pass con tampone, che  forse quindi  andrebbe applicata anche  ai vaccinati come purtroppo ci narra la vicenda dallo sfortunato SE Ján Babja, l'arcivescovo di Prešov in Slovacchia, che ha concelebrato con Papa Francesco nei giorni scorsi, è risultato positivo al Covid. Babjak, come si legge in un comunicato del sito dell'arcidiocesi, è vaccinato e mostra lievi sintomi della malattia. L’arcivescovo aveva sicuramente il Green Pass ma pare non gli sia bastato per evitare di esentare le alte gerarchie cattoliche e lo stesso Papa Francesco, dai timori di un possibile contagio per la sua non verde opera.   https://www.ilmessaggero.it/vaticano/papa_francesco_covid_arcivescovo_babjak_slovacchia_cosa_e_successo-6207951.html
Malauguratamente il caso dell’Arcivescovo non è isolato, e i dati da più parti indicano che la  vaccinazione ha oramai perso la sua efficacia nel 47% di soggetti che vivono e lavorano nelle residenze per anziani americane  https://tephiconnect.org/news/464396 In Irlanda in un ospedale, circa il 54 % dei ricoverati sono pienamente vaccinati https://www.irishtimes.com/news/health/covid-54-of-hospital-patients-with-virus-are-fully-vaccinated-1.4670229
Ancora più triste la situazione israeliana dove al quinto mese  pare che la difesa vaccinale sia svanita e quindi il premier ha lanciato la terza dose, che si spera sia più efficiente delle prime due, che erano state insufficienti, alimentando  una esplosione di contagi, ricoveri e morti tra i vaccinati con due dosi https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/covid_israele_allarme_nuovi_casi_ricoveri_news-6205456.html
Una situazone a parte quella dei soggetti che hanno avuto il COVID   anche nei quali dice Rasi quindi si attiva uno stato di immunità o di esenzione immediata dall' infettare il prossimo”. Vorremmo chiedere  per quali ragioni in questi soggetti, che in Italia tra sintomatici diagnosticati con tampone (circa 4 Milioni )  e altri circa 4 milioni di asintomatici non diagnosticati con tampone, ma dotati spesso di titoli anticorpali altissimi,  perché mai  dovremmo  costringerli  a fare il vaccino  con minaccia di sospensione per sanitari e insegnanti  quando come dice Rasi sono con “…  uno stato di immunità o di esenzione immediata dall' infettare il prossimo”
Senza dimenticare l'altro gruppone che ha sviluppato una potente immunità cellulare capace di sconfiggere il COVID  come riportato da un report del Mario Negri da cui rileggiamo : La scoperta più significativa è però emersa da tre lavori indipendenti che sono giunti alla stessa conclusione: anche in circa il 30-40% di persone mai entrate in contatto con SARS-CoV-2 erano presenti delle cellule T in grado di riconoscere ed eliminare il virus. Come è possibile che soggetti mai esposti al virus abbiano nel loro corpo cellule T specifiche in grado di rispondergli?         https://www.marionegri.it/magazine/covid-19-durata-immunita                                                                                                                  
Forse è il caso di dare ragione a Guido Silvestri che da Atlanta ci spinge verso approcci personalizzati alla vaccinazione al COVID, per la quale sarà forse utile rivedere le direttive OMS e Ministeriali sulla diagnostica prevaccinale dei titoli anticorpali, che adesso con la terza dose diventerebbe decisiva, anche per verificare come funziona,  dopo i modesti risultati delle prime due dosi, in particolare a Gibilterra dove con il 99% di vaccinati si trovano a fronteggiare nuovi picchi di contagi (al 2500 % https://www.facebook.com/groups/29393992267/permalink/10159798860127268/ ).
Dopo una estate difficile  non vorrei essere troppo latinista, della serie repetita iuvant, ma uno sguardo all’estate svedese forse ci starebbe per apprezzare come, senza carote e senza bastone, si  sta gestendo la stessa crisi con un certo successo sanitario ed economico sociale https://www.iltempo.it/attualita/2021/09/14/news/modello-svezia-no-green-pass-meno-vaccinati-italia-soli-38-morti-in-un-mese-terza-dose-28675568/

21 settembre 2021 Vincenzo Valenzi
COVID: IMMUNITA' A CONFRONTO: DUE DOSI DI VACCINO A MRNA, INVECE, GENEREREBBERO RISPOSTE ANTICORPALI DALLE 2 ALLE 4 VOLTE MAGGIORI RISPETTO ALL’INFEZIONE NATURALE ? https://www.huffp.st/4Qjvtiw
I dati provenienti da Israele (e dagli USA https://tephiconnect.org/news/464396  ) sembrano in netta contraddizione con quanto affermano i colleghi svizzeri sulla potenza e sulla durata della risposta alla doppia dose di vaccino ad  mRNA. In breve si può leggere che: I casi di contagio e di malattia grave sono calati «sostanzialmente» con la terza dose Pfizer…Il tasso di infezione, rileva, almeno 12 giorni dopo il "booster", è inferiore di 11,3 volte rispetto alle due dosi mentre il tasso di malattia grave è inferiore di 19,5 volte.


Come abbiamo appreso dal Premier Israeliano Bennet, con due dosi hanno anche avuto 78 su 79 morti  nella settimana prima di ferragosto

Quindi le due prime dosi non sono andate come previsto dalle case produttrici, e ripetuto a tutte le ore  dai vari studiosi e comunicatori, che continuano ad insistere sulla campagna  per la vaccinazione  che dovrebbe salvare dalla pandemia, ma che purtroppo non c’è riuscita e che invece sta creando forti tensioni sociali, familiari e legislative, dal Green Pass, all’obbligatorietà, alle sospensioni dal lavoro con 20.000 poliziotti 15000 carabinieri e decine di migliaia di operatori sanitari e insegnanti che rischiano il lavoro o  hanno già  avuto la sospensione.

Una buona parte di questi è guarita dal COVID. Formalmente in Italia le persone che hanno superato l’infezione sono 4,2 milioni, ma almeno il doppio, attorno a 8-9 milioni, sono stati positivi, perché in tanti non lo hanno saputo, erano asintomatici e non sono mai stati intercettati dal tampone.” https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/covid_asintomatici_tamponi_vaccini_giovani_ultime_notizie-6146626.html

Anche la tesi  sulla presunta superiorità della risposta immunitaria dei vaccini a mRNA contro il COVID,  rispetto alla immunità naturale nei guariti da Covid, viene contraddetta da vari studi.

Infatti sui guariti, anche Galli non li vaccinerebbe, in quanto di solito possono donare il sangue per sieri iperimmuni   e in genere  si difendono da soli senza vaccino https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2021/07/02/covid-galli-non-vaccinerei-i-guariti-hanno-gia-anticorpi_29d58812-7cc5-46b3-8c29-29b78444d842.html  

In un recente articolo del Messaggero leggiamo che: “"Secondo uno studio pubblicato su Jama a maggio e realizzato da sette ricercatori (José Vitale, Nicola Mumoli, Pierangelo Clerici, Massimo De Pascale, Isabella Evangelista, Marco Cei e Antonino Mazzone) che hanno esaminato i dati di alcuni ospedali lombardi, «i casi di reinfezione sono rari», su 1.579 pazienti, dopo 230 giorni, solo in 5 si sono reinfettati, lo 0,31 per cento. Altri ricerche ipotizzano che la protezione degli anticorpi, per un anno, per chi ha superato l’infezione è altissima, al 95 per cento. Dunque, banalmente si potrebbe concludere che gli asintomatici inconsapevoli sono persone che non rischieranno più di contagiarsi questo autunno.

Ancora più interessante quanto enigmatica e trascurata, la posizione degli asintomatici che non hanno anticorpi ma che sembrano dotati di un potente sistema difensivo cellulare https://video.lastampa.it/dossier/coronavirus/i-resistenti-al-coronavirus-sono-tra-noi-uno-studio-scoprira-perche-non-si-ammalano/127125/127261

Scrivono di più e meglio sul Giornale del Mario Negri come: “Quello che sappiamo ad oggi è che quasi tutti i pazienti convalescenti Covid-19 sviluppano cellule T attivate in risposta all'infezione SARS-CoV-2. Un gruppo di ricercatori svedesi del Karolinska University Hospital ha eseguito analisi immunologiche su oltre 200 persone con Covid-19, molte delle quali con sintomi lievi o asintomatici. L’aspetto più interessante emerso è che i pazienti con Covid-19 grave sviluppavano sia una forte risposta anticorpale che una risposta orchestrata dai linfociti T; mentre quelli con sintomi più lievi non sempre avevano sviluppato una risposta anticorpale. https://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(20)31008-4?_returnURL=https%3A%2F%2Flinkinghub.elsevier.com%2Fretrieve%2Fpii%2FS0092867420310084%3Fshowall%3Dtrue

Nonostante ciò, la maggior parte di queste persone asintomatiche mostrava una marcata risposta dei linfociti T. Inoltre, non erano solo gli individui con Covid-19 confermato a mostrare l'immunità dei linfociti T, ma anche molti dei loro familiari esposti e rimasti sempre asintomatici, suggerendo che la risposta delle cellule T da sola possa conferire protezione anche senza sviluppare anticorpi.

A conferma di ciò, la cosa più sorprendente identificata è che circa il 30% delle persone che avevano donato il sangue a maggio 2020, aveva cellule T specifiche per il coronavirus, un numero molto più alto di quanto hanno dimostrato i precedenti test anticorpali.

Queste differenze potrebbero spiegare il motivo per cui alcune persone, pur essendo infettate dal virus, non sviluppano cellule B e quindi anticorpi misurabili nel sangue, ma combattono rapidamente l’infezione mediante una risposta guidata dalle cellule T.

La scoperta più significativa è però emersa da tre lavori indipendenti che sono giunti alla stessa conclusione: anche in circa il 30-40% di persone mai entrate in contatto con SARS-CoV-2 erano presenti delle cellule T in grado di riconoscere ed eliminare il virus. Come è possibile che soggetti mai esposti al virus abbiano nel loro corpo cellule T specifiche in grado di rispondergli?


Forse sarebbe il caso di prestare a tutti i livelli maggiore attenzione a queste evidenze forti di immunità naturale contro il COVID che andrebbe amplificata diffondendo in tutti i laboratori i test  che identificano oltre  ai livelli anticorpali,  anche le  cellule T specifiche per il coronavirus, https://www.nature.com/articles/s41587-021-00920-9

Potremmo evitare una inutile caccia alle streghe (no o free vax) che come si può apprendere dal Negri,  in buona parte sono già immunizzati contro il COVID  e potrebbero non aver nessun bisogno di prime  o terze dosi di vaccino, che potremmo dare utilmente a chi ne ha bisogno (anziani, vulnerabili e giovani dei paesi poveri che ci arrivano in barca non a vela carichi di Covid).   

Potremmo intuire forse l’enigma svedese che senza carote e senza bastone, sta gestendo la stessa crisi con un certo successo sanitario ed economico sociale


20 settembre 2021 Vincenzo Valenzi   http://www.uniglobus.it/global-news-1.html
COVID: SE LONDRA PIANGE ROMA NON RIDE....
Chiaramente, nessuna correlazione.Covid: People are vaccinated - so why are there so many cases? https://bbc.in/3ClP2eF (allora perchè cosi tanti casi)? Bella domanda per i green passisti.
Con il 99% di vaccinati la situazione non migliora a Gibilterra...anzi - Sulle piazze italiche reggeva la narrativa che da noi non avevamo grandi problemi, che c'erano due ondate quella dei non vaccinati e di qualche vaccinato,  ma anche in Italia di Covid, in Italia nell'ultimo mese ci sono stati 44.990 contagiati, 2.330 ricoverati e 405 morti tra i vaccinati con ciclo completo e ovviamente con Green Pass. I dati dell'Istituto Superiore di Sanità pubblicati oggi nel bollettino della sorveglianza integrata: il 32% dei contagi e il 35% dei morti dell'ultimo mese era vaccinato con ciclo completo, tasso di letalità più alto per chi ha ricevuto il vaccino

La situazione migliorerà con la immunità di gregge al 90%?. Può essere anche se i dati della piccola Gibilterra ci dicono che con il 99% di vaccinati la situazione non migliora. Anzi c'è un picco del 2500%   https://www.facebook.com/groups/29393992267/permalink/10159798860127268/


Da noi con il green pass come andrà....?
Un punto sulla LOTTA AL COVID TRA GREEN PASS, TERZE DOSI E IMMUNITA’ NATURALE DEGLI SVEDESI E DEI POVERI http://www.uniglobus.it/global-news-1.html

Restano le tante non correlazioni ....tutte italiane.....


Mentre altrove sembrano meno fortunati con il vaccino


Per fortuna che siamo in Italia e non in Israele. Da noi tutto bene... Chiaramente nessuna correlazione..... https://m.facebook.com/NessunaCorrelazioneFB/

Non vale più quindi l'altrove, dove sembrano meno fortunati con il vaccino  come sccriveva Bennet https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4890604717620541&id=100000131826854

Esaminiamo meglio anche le troppe tragedie che stanno colpendo  i cittadini italiani alle prese con il tentativo di proteggersi dal covid  oltre il mantra nessuna correlazione.....con il vaccino https://m.facebook.com/NessunaCorrelazioneFB/

I milioni di ultracinquantenni che non sono convinti , i ventimila poliziotti non  vaccinati, le migliaia di medici che hanno difficoltà ad accettare un così caldo invito a curarsi con il vaccino, forse non hanno tutti i torti alla luce degli ultimi dati anche italiani. Molti di questi sono super immunizzati con anticorpi e molti altri con i linfociti come abbiamo riportato  più volte

cari Ministri, carissimi esperti,  fatevi una gita a Stoccolma a vedere come un approccio meno bastonatore dia risultati più utili, nel controllo della pandemia e sulla società,  https://www.iltempo.it/attualita/2021/09/14/news/modello-svezia-no-green-pass-meno-vaccinati-italia-soli-38-morti-in-un-mese-terza-dose-28675568/

Andiamo oltre il capitan uncino  di Bennato https://youtu.be/0F2ODzaCVtA

V V

LOTTA AL COVID TRA GREEN PASS, TERZE DOSI E IMMUNITA’ NATURALE DEGLI SVEDESI E DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO
Nell’interessante articolo del Fatto,  Covid, lo studio sulla terza dose: “Anticorpi 10 volte superiori rispetto a quelli rilevati dopo la seconda”, che dovrebbe attrarre l’interesse dei nostri scienziati sul ruolo superiore dei titoli anticorpali nella diagnostica e nelle strategie vaccinali, leggiamo tra l’altro che: “Non tutti sono favorevoli alla somministrazione generalizzata della terza dose- All’inizio di questa settimana, 18 scienziati e due funzionari uscenti della Food and drug administration hanno affermato che al momento non è necessario che la popolazione generale riceva una terza dose. Il rapporto, pubblicato sulla rivista medica The Lancet, ha concluso che anche con la minaccia della variante iperinfettiva Delta del virus, “dosi di richiamo per la popolazione generale non sono appropriate in questa fase della pandemia”. Ma, secondo quanto riporta Politico, la decisione dell’amministrazione Biden – di spingere per la terza dose del vaccino per il Covid si basa su dati non ancora pubblici che arrivano dalla campagna di immunizzazione di Israele, e dai quali emerge che la capacità del vaccino Pfizer di prevenire i casi gravi e i ricoveri svanisce nel tempo. Dati che dovrebbero essere resi noti nei prossimi giorni.” https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/15/covid-lo-studio-sulla-terza-dose-anticorpi-10-volte-superiori-rispetto-a-quelli-rilevati-dopo-la-seconda-dose/6321557/
I dati israeliani li abbiamo riproposti più volte grazie ai Twitt del Premier Bennet che si appellava ai suoi cittadini affinché facessero la terza dose difronte ai 78 dei 79 morti per COVID nella settimana prima di ferragosto, tutti con seconda dose di vaccino che mostrano a sei mesi  una quasi completa perdita della capacità protettiva, almeno lì in Israele, https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4890604717620541&id=100000131826854   
In merito ai malati e ai morti da covid,  da noi si sente dire che, nei vaccinati,  si, c’è una perdita di capacità di prevenire i contagi, ma che il vaccino previene dai ricoveri e dalla morte e quindi, mentre timidamente si va verso la terza dose sui fragili e gli immuno compromessi, titanicamente si insiste nella campagna per la vaccinazione dei milioni di bambini, adolescenti, giovani e  ultracinquantenni in particolare, che temono a torto o a ragione per la loro salute con e senza correlazione con il vaccino.
Tra questi molti sanitari (un tempo eroi) e insegnanti che li dovremmo dare per acculturati e non troppo insipienti o  senza sensibilità morale per la salute pubblica e in particolare dei fragili (e si sente dire anche dei vaccinati in merito a cui non sapremmo più che pensare), come il medico 64 lombardo morto dopo la vaccinazione https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/01/16/news/vaccino_coronavirus_medico_morto_mantova_autopsia_no_correlazione-282809233/   o i tanti che meno famosi del medico mantovano che cadono senza una precisa correlazione con il vaccino appena fatto https://www.facebook.com/NessunaCorrelazioneFB .
L’altro  dato critico viene da Lancet  sulla contagiosità anche dei vaccinati con green pass da cui apprendiamo che:
“Gli individui vaccinati e successivamente contagiati dal virus SARS-CoV-2 nella sua variante delta hanno nelle loro narici una carica virale 251 volte superiore alla carica virale presente nei contagiati e non vaccinati nel periodo marzo-aprile 2020”. Il vaccino consente quindi, agli individui vaccinati, di trasportare cariche virali insolitamente elevate senza farli ammalare all’inizio, trasformandoli successivamente in potenziali super-diffusori asíntomàtici o presíntomàtici https://www.tgnews24.com/gli-individui-vaccinati-si-contagiano-tra-loro-lo-sostengono-i-ricercatori-delluniversita-di-oxford /   .
Se questo è vero,  forse ci sarebbe da ripensare urgentemente le politiche sul GREEN PASS,  che se è così, riprodurranno a breve anche da noi  il caso di Gibilterra dove, con il 99% dei vaccinati hanno avuto un aumento del 2500% di nuove infezioni https://www.facebook.com/groups/29393992267/permalink/10159798860127268/  .
Il caso Islandese un po' più consistente indica una simile criticità e una rassegna critica su Islanda e altri paesi simili  è stata pubblicata da Science https://www.science.org/content/article/can-zero-covid-countries-continue-keep-virus-bay-once-they-reopen?utm_source=Nature+Briefing .
La stella polare, in questa estate quasi autunnale per l’intensità dell’epidemia, con le ombre del caso, tra i paesi industrializzati, viene ancora dalla Svezia dove  hanno circa  un 15 % dei nostri morti senza green pass:
“Adeguando il numero di decessi svedesi alla proporzione tra le popolazioni, con una popolazione pari all’italiana avremmo dovuto avere circa 230 morti, ovvero una percentuale minima rispetto a quelli che si sono invece avuti in Italia (1555) dal 14 agosto al 13 settembre. Inoltre, in Italia ha completato il ciclo vaccinale il 74,28% della popolazione vaccinabile. In Svezia, invece, il 60%. Eppure, la migliore situazione sanitaria a Stoccolma è stata possibile senza il green pass, che invece il governo presieduto da Mario Draghi si appresta ad estendere ai lavoratori (si inizierà dal settore pubblico). L'Italia sarà il primo Paese in Europa a prendere un provvedimento del genere.  https://www.iltempo.it/attualita/2021/09/14/news/modello-svezia-no-green-pass-meno-vaccinati-italia-soli-38-morti-in-un-mese-terza-dose-28675568/
Meditate gente meditate avrebbe detto Arbore. Nell’ora in cui ci si avvia ad un Autunno cupo per il Bel Paese, una birra e il tempo per meditare forse non guasterebbero.
Sant’Arcangelo Trimonte 16 settembre Vincenzo Valenzi

Ps BREVE REPORT SULLE DIFESE IMMUNITARIE CONTRO IL COVID PER PARLARNE A 360 GRADI https://m.facebook.com/groups/1546292368988979/permalink/3095270160757851/
MOLTO MOLTO GREEN   QUASI GRIGIO https://www.huffp.st/swP4Cz5
BREVE REPORT SULLE DIFESE IMMUNITARIE PER VINCERE LA PARTITA CONTRO IL COVID
Mentre l’autunno si avvicina con i suoi colori e i nuovi timori di una nuova esplosione epidemica del COVID 19 E VARIANTI, dopo la grande corsa, prima alle cure e poi alla vaccinazione, con risultati importanti in termini quantitativi, sarebbe preziosa una breve rassegna  analitica a 360 gradi del biennio 2020/21, che ci illumini sulle varie strategie messe in atto più o meno spontaneamente nei vari paesi, in un  confronto che ci aiuti a intravedere e a studiare le migliori strategie per la battaglia d’autunno contro il COVID.

Il caso israeliano con le sue molte  luci tipiche dell’ambiente efficiente e dotato di mezzi, porta anche diverse ombre scure, amplificate dalla franchezza e modo diretto di gestire la vita quotidiana tipica di un mondo poco uso alle astuzie interpretative levantine    https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/08/11/news/covid-israele-travolto-dalla-delta-il-dato-che-allarma-la-maggior-parte-dei-ricoveri-e-vaccinato-1.40590285  

con il Primo Ministro Bennet che comunica allarmato che c’è bisogno della terza dose di vaccino perché i vaccinati muoiono numerosi di COVID (78 su 79 la settimana prima di ferragosto https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4890604717620541&id=100000131826854 ) e che la protezione vaccinale al 6 mese tende a zero.
I dati inglesi restano anche critici a questo livello nonostante dal 19 luglio, il liberi tutti, che con un alto tasso di vaccinazione mostra qualche sofferenza di troppo nei contagi e nei ricoveri.
I dati USA sono i più duri per i vaccinati, con la caduta al 53% del tasso di protezione nelle residenze per anziani https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/70/wr/mm7034e3.htm?s_cid=mm7034e3_x ,  ed anche nel personale sanitario assistiamo ad un picco di contagi sintomatici tra i  sanitari in California https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2112981?query=featured_home
Da noi a parte i bollettini che va tutto male o tutto bene, tra i due fronti ci sono luci e ombre con la diffusione di contagi tra il personale lavorante in vari ambiti anche sanitario e con i ricoveri anche di vaccinati con polmoniti come alle Scotte di Siena  https://corrieredisiena.corr.it/news/siena/28241917/coronavirus-siena-bruno-frediani-scotte-sette-vaccinati-polmonite-numeri-attesi-vaccini-funzionano.html

Appare sempre più chiaro e condiviso ovunque come: Data from COVID-19 tests in the United States, the United Kingdom and Singapore are showing that vaccinated people who become infected with Delta SARS-CoV-2 can carry as much virus in their nose as do unvaccinated people. This means that despite the protection offered by vaccines, a proportion of vaccinated people can pass on Delta, possibly aiding its rise. https://www.nature.com/articles/d41586-021-02187-1

Sul livello di protezione offerto dai vaccini dai ricoveri e dalla mortalità oltre ai dati critici, potremmo dire drammatici provenienti da Israele, anche i dati inglesi indicano una perdita di efficacia critica dei vaccini.  Per i decessi la situazione è simile se 1076 sono i deceduti vaccinati, risultano essere 318 i non vaccinati https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1012644/Technical_Briefing_21.pdf

In altre realtà europee la situazione presenta tante luci e qualche ombra, così come nell’altro emisfero dove il confronto tra paesi ad alto tasso di vaccinazione come il Cile e a basso tasso come il Sud Africa, presentano risultati paradossi con i paesi con meno vaccinati che hanno un tasso di nuove infezioni più basso.

Oltre alla corsa alla terza dose iniziata nei paesi più ricchi, mentre quelli meno ricchi attendono ancora la prima, pare senza partirne troppo, come visto per il caso palestinese https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4890596814287998&id=100000131826854   sudafricano e altri anche europei di cui viene riferito nel servizio di meteoweb https://www.meteoweb.eu/2021/08/covid-europa-mortalita-piu-alta-nei-paesi-con-piu-vaccinati/1714105/

Forse sarebbe bene prestare maggiore attenzione alle difese naturali immunitarie della popolazione e dei singoli, valutando caso per caso il rapporto rischio beneficio nella vaccinazione,  con riguardo in particolare all'immunità dei guariti e anche degli asintomatici  che pare ben contrastare con efficacia il virus https://www.avvenire.it/attualita/pagine/guidotti-immunologo-i-guariti-piu-protetti-dei-vaccinati .

In tal senso andrebbe data opportuna attenzione all’appello di Vaia dello Spallanzani sulla vaccinazione ai bambini  che forse presentano un rischio beneficio a favore del rischio  https://video-reporter.blogspot.com/2021/08/direttore-spallanzani-avverte.html?m=1
su cui si sono schierati gli esperti inglesi che hanno bloccato la vaccinazione negli adolescenti https://www.theguardian.com/world/2021/sep/10/boys-more-at-risk-from-pfizer-jab-side-effect-than-covid-suggests-study?CMP=Share_iOSApp_Other .

Sui guariti, anche Galli non li vaccinerebbe, in quanto di solito possono donare il sangue per sieri iperimmuni   e in genere  si difendono da soli senza vaccino https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2021/07/02/covid-galli-non-vaccinerei-i-guariti-hanno-gia-anticorpi_29d58812-7cc5-46b3-8c29-29b78444d842.html  

In un recente articolo del messaggero leggiamo che “Formalmente in Italia le persone che hanno superato l’infezione sono 4,2 milioni, ma almeno il doppio, attorno a 8-9 milioni, sono stati positivi, perché in tanti non lo hanno saputo, erano asintomatici e non sono mai stati intercettati dal tampone.” https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/covid_asintomatici_tamponi_vaccini_giovani_ultime_notizie-6146626.html
Visto che non hanno fatto il tampone questi come li consideriamo  ai fini vaccinali? Da singola vaccinazione o da doppia o adesso tripla?
Su di loro leggiamo comunque dati che meritano attenzione. "Di cosa si tratta? Varie ricerche hanno dimostrato che la percentuale di reinfezione - persone che si contagiano dopo che hanno superato, nei mesi precedenti, la malattia o l’infezione stessa- è estremamente bassa. Secondo uno studio pubblicato su Jama a maggio e realizzato da sette ricercatori (José Vitale, Nicola Mumoli, Pierangelo Clerici, Massimo De Pascale, Isabella Evangelista, Marco Cei e Antonino Mazzone) che hanno esaminato i dati di alcuni ospedali lombardi, «i casi di reinfezione sono rari», su 1.579 pazienti, dopo 230 giorni, solo in 5 si sono reinfettati, lo 0,31 per cento. Altri ricerche ipotizzano che la protezione degli anticorpi, per un anno, per chi ha superato l’infezione è altissima, al 95 per cento. Dunque, banalmente si potrebbe concludere che gli asintomatici inconsapevoli sono persone che non rischieranno più di contagiarsi questo autunno.
Ancora più interessante quanto enigmatica e trascurata, la posizione degli asintomatici che non hanno anticorpi ma che sembrano dotati di un potente sistema difensivo cellulare https://video.lastampa.it/dossier/coronavirus/i-resistenti-al-coronavirus-sono-tra-noi-uno-studio-scoprira-perche-non-si-ammalano/127125/127261

Scrivono di più e meglio sul Giornale del Mario Negri come:
“Quello che sappiamo ad oggi è che quasi tutti i pazienti convalescenti Covid-19 sviluppano cellule T attivate in risposta all'infezione SARS-CoV-2. Un gruppo di ricercatori svedesi del Karolinska University Hospital ha eseguito analisi immunologiche su oltre 200 persone con Covid-19, molte delle quali con sintomi lievi o asintomatici. L’aspetto più interessante emerso è che i pazienti con Covid-19 grave sviluppavano sia una forte risposta anticorpale che una risposta orchestrata dai linfociti T; mentre quelli con sintomi più lievi non sempre avevano sviluppato una risposta anticorpale. https://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(20)31008-4?_returnURL=https%3A%2F%2Flinkinghub.elsevier.com%2Fretrieve%2Fpii%2FS0092867420310084%3Fshowall%3Dtrue
Nonostante ciò, la maggior parte di queste persone asintomatiche mostrava una marcata risposta dei linfociti T. Inoltre, non erano solo gli individui con Covid-19 confermato a mostrare l'immunità dei linfociti T, ma anche molti dei loro familiari esposti e rimasti sempre asintomatici, suggerendo che la risposta delle cellule T da sola possa conferire protezione anche senza sviluppare anticorpi.
A conferma di ciò, la cosa più sorprendente identificata è che circa il 30% delle persone che avevano donato il sangue a maggio 2020, aveva cellule T specifiche per il coronavirus, un numero molto più alto di quanto hanno dimostrato i precedenti test anticorpali.
Queste differenze potrebbero spiegare il motivo per cui alcune persone, pur essendo infettate dal virus, non sviluppano cellule B e quindi anticorpi misurabili nel sangue, ma combattono rapidamente l’infezione mediante una risposta guidata dalle cellule T.
La scoperta più significativa è però emersa da tre lavori indipendenti che sono giunti alla stessa conclusione: anche in circa il 30-40% di persone mai entrate in contatto con SARS-CoV-2 erano presenti delle cellule T in grado di riconoscere ed eliminare il virus. Come è possibile che soggetti mai esposti al virus abbiano nel loro corpo cellule T specifiche in grado di rispondergli? https://www.marionegri.it/magazine/covid-19-durata-immunita

A fronte di questi dati, si potrebbe meglio comprendere la strategia degli svedesi che hanno favorito l’immunità naturale e la vaccinazione degli anziani e dei fragili,che qualche successo comincia a dare in un contesto di vita economica e sociale di fatto intatta .
C’è sicuramente da riflettere alla luce di questi dati se non sia il caso di frenare sulla vaccinazione dei guariti da COVID. E ANCHE DA APPROFONDIRE LA POSIZIONE DI QUELLI CHE IL COVID LO HANNO AVUTO ASINTOMATICO E CHE NON PRESENTANO NEANCHE ANTICORPI MA SOLO UNA POTENTE IMMUNITÀ’ CELLULARE, che hanno un sistema immunitario performante che non bisognano di vaccini come i fragili e gli immunocompromessi.

Abbiamo segnalato da tempo che esistono delle procedure di laboratorio per diagnosticare l’immunità cellulare specifica https://www.nature.com/articles/s41587-021-00920-9 che andrebbero diffuse rapidamente.

In una epoca di terapie di precisione, personalizzate,  “superata” la sorpresa e la fase emergenziale pura dove si è fatto al meglio  tutto quello che si poteva, sarà saggio calibrare le scelte con più ponderazione tenendo conto dei vari fattori in gioco e delle esperienze maturate sui  vari teatri del conflitto con il COVID, anche di queste che abbiamo riassunto in breve  di sopra.
Il desiderio di vincere la battaglia contro il virus facendo il massimo è lodevole, e la nostra ammirazione non può che andare ai numero 1 di questa lotta, gli israeliani, che sono ancora in pole position anche con la terza dose. La loro esperienza comunque con le prime due dosi (oltre le patetiche speculazioni che si vorrebbero fare su questa triste vicenda di fallimento delle prime due dosi), sia di insegnamento a noi che siamo indietro, anche a fronte di milioni di ultracinquantenni che resistono alla vaccinazione, spesso ben colti e talvolta laureati con lode come lamenta il presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/21_settembre_09/sanitari-no-vax-bologna-sospesi-trenta-medici-quattro-sono-neolaureati-lode-3cf886f0-11b8-11ec-9be2-fe172d469f96.shtml .

Oltre le dichiarazioni rassicuranti che provengono da più parti, i dati israeliani, quelli inglesi, quelli statunitensi   sull’efficacia calante e sulle reazioni avverse anche gravi, hanno creato un grande allarme sulla salute propria a cui ancora si tiene, a fronte di una protezione della salute pubblica promessa che non abbiamo avuto modo di apprezzare più di tanto come tristemente si evince sopra, correndo verso alla terza dose.
Errori se ne sono commessi da più parti e di questi ognuno ne risponde personalmente. C’è un grande problema di salute pubblica e anche di salute individuale che non è solo per i giornalisti e i loro parenti cari che sono caduti sotto i colpi del COVID senza vaccino e del vaccino come la giornalista di BBC  di 44 anni.

Dei 78 morti su 79 israeliani prima di ferragosto, con doppia dose di vaccino poco abbiamo letto.

In questa improba e dura battaglia contro il COVID come in tutte le grandi battaglie, ci vuole freddezza e analisi  e discussioni critiche severe alla ricerca del meglio https://www.facebook.com/groups/29393992267/permalink/10159789210387268/  .           

In questo i nordici sembrano più bravi e il modello svedese, seguito  a distanza dagli altri paesi che vanno liberalizzando (con i rischi del caso attentamente monitorati),  forse sarebbe da prendere in più alta considerazione, insieme ad un potenziamento della diagnostica immunitaria, memori che la partita finale con il virus viene giocata per l’appunto dalle nostre difese.
Una volta l’Italia era forte per il catenaccio, che ci ha portato molte vittorie, con i dovuti contropiedi of course.
Sambiase 13 settembre 2021 Vincenzo Valenzi

Il sab 11 set 2021, 23:25 vincenzo valenzi <vinvalenzi@gmail.com> ha scritto:
DIBATTITO SULLA LOTTA AL COVID


DIBATTITO SULLA LOTTA AL COVID

Battute utili nella Chat
Leonardo Diaferia
Quindi?? Con questo articolo cosa vuoi dirci? Quale sarebbe la Tua soluzione per cercare di fermare questa Pandemia?

Vincenzo Valenzi
Espanderai il potenziamento delle difese immunitarie, studiando di più il ruolo degli anticorpi nei guariti con sintomi e asintomatici  he stiamo trascurando anche su direttive ministeriali.
I risultati delle terapie con anticorpi monoclonali sono positivi, come quelle con i sieri iperimmuni  che continuano a Padova e altrove
Potenzierei le terapie domiciliari che sono già praticate dalle ASL, e presterei attenzione ai tentativi di tanti medici che dichiarano risultati utili andando a studiare i loro risultati replicandoli nelle università pubbliche,
Studierei le esperienze di altri paesi che in condizioni simili alle nostre hanno liberalizzato la vita sociale come la Danimarca (70% di  vaccinazioni), o la Gran Bretagna che dal 19 luglio ha riaperto tutto o quasi, per non parlare della  Svezia che non ha mai chiuso e dopo le sofferenze e le morti incassa risultati e curve di contagi e mortalità invidiabili,
Come dice il Bruno  Vespa ridurrei la pressione mediatica che lui definisce terroristica che crea allarme paure fino ad attacchi di panico che spianano la strada al covid
Manderei i cronici e predisposti via dalle aree aree inquinate riattivando le aree rurali marine e montane    come ai tempi della tubercolosi
Poi continuerei tutto quello che si fa negli ospedali potenziando le strutture di terapia intensiva.
Ripenserei le vaccinazioni alla luce dei primi 9 mesi di  esperienze non solo per i vaccini a  vettore virale ma anche per i vaccini a mRNA che andrebbero rivalutati nel rapporto rischi benefici freddamente riesaminando i risultati sui vari territori similari  come Israele e la Palestina https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4890596814287998&id=100000131826854
Oltre le ansie della difesa delle scelte fatte e delle pressioni varie

Vincenzo Valenzi
IN ITALIA 22% SENZA EFFICACIA DEI VACCINI,  NEGLI USA IL 47% IN ISRAELE DOPO 6 MESI  QUASI IL 100% CON 78 SU 79 MORTI PER COVID CON DOPPIA VACCINAZIONE NELLA SETTIMANA PRIMA DI FERRAGOSTO
Mentre il Governo si appresta a varare nuove misure restrittive, nell’ambito di un dibattito parlamentare e culturale a 360 gradi, può essere utile fare mente locale ai dati riassunti nel titolo che ci informano che l’efficacia del vaccino nel mondo vicino e lontano è deludente e la speranza che misure come il GREEN PASS  e lo stesso obbligo vaccinale possano bloccare la diffusione del COVID-19 E DELLE SUE VARIANTI, si scontra con la perdita progressiva dell’efficacia del vaccino CHE TENDE A SPUNTARSI FINO AD ANNICHILIRE LA POTENZA PROTETTIVA DEI VACCINI, tanto che si punta alla terza dose che qualche perplessità potrebbe anche lasciarla visti i risultati delle prime due dosi.
Può essere utile rileggere quanto scrive il presidente di GIMBE Cartabellotta
“ i vaccini anti-Covid approvati “non sono sterilizzanti, ovvero non conferiscono un’immunità totale contro il virus e anche chi è vaccinato ha una probabilità, seppure molto più bassa, di infettarsi e trasmettere il virus”. Al momento, sottolinea il monitoraggio, in Italia l’efficacia del vaccino nei confronti dell’infezione “si attesta intorno al 78%”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/09/covid-gimbe-nuovi-casi-in-calo-per-la-prima-volta-da-giugno-frena-la-crescita-dei-ricoveri-ancora-31-milioni-di-over-50-senza-vaccino/6315480/ x2021&utm_source=Facebook#Echobox=1631177831
Purtroppo come ripetiamo da giorni   il nostro 78% di efficacia italiana, scende al 53% negli studi del CDC nelle residenze per anziani americane e a molto meno nell’appello agli israeliani di Bennet per la terza dose di vaccino. http://www.uniglobus.it/global-news-1.html .
In merito alla posizione della scienza a favore  di scelte limitanti la libertà con obblighi in essere e in arrivo, teorizzati buon ultimo stamane sul Mattino dal brillante Carlo  Nordio,  trattandosi di una Pandemia, può essere utile sentire e vedere che fa la scienza in altri Paesi almeno europei (visto che siamo in una Unione Europea che non è solo l’euro), dalla Danimarca che con il nostro stesso tasso di vaccinazione (70%) ha liberalizzato la vita economica e sociale, alla Svezia che non ha mai preso misure restrittive particolari e si trova a godersi una estate con curve appiattite, mentre altrove abbiamo avuto una estate in salita ripida con le curve di contagio, ricoveri e morti.
A proposito di scienza oltre alle scelte di molti Paesi europei citati e di altri, abbiamo un  Nobel che da tempo  ci mette in guardia sui rischi di vaccinare durante la Pandemia  (rischi che si sono realizzati purtroppo) e ancora sui rischi di nuovi vaccini a mRNA di cui sappiamo ancora troppo poco https://www.radioradio.it/2021/05/le-parole-oscurate-di-luc-montagnier-vaccinazione-amodeo/
Montagnier intervenuto su Retequattro ha fatto il punto della situazione dopo 9 mesi di vaccinazione nel mondo  affermando come “Non sono contro il vaccino. Ho studiato tutta la vita e ritengo i vaccini molto importanti, ma oggi abbiamo tanti strumenti a disposizione. Bisognerebbe chiedersi se tutto può essere risolto tramite i vaccini o no e se esistono soluzioni alternative o complementari. Sono favorevole ai buoni vaccini e contrario ai vaccini dannosi”. https://www.meteoweb.eu/2021/09/montagnier-si-nascondono-gli-effetti-secondari-dei-vaccini/1719904/
Dopo il sostanziale ritiro dei vaccini a vettore virale, qualche timore oltre che sull’efficacia, persiste anche sulle reazioni avverse, in un combinato disposto, con la perdita di efficacia, non favorevole, che dovrebbe consigliare maggiore prudenza, anche tenendo conto delle tante persone immunizzate con anticorpi e di quelle immunizzate senza ma con un potente sistema immune anticovid, oltre alle tante cure, dagli anticorpi monoclonali ai sieri iperimmuni che vanno confermando la loro efficacia https://www.jci.org/articles/view/151788?fbclid=IwAR3FMb2KPz7Fbjyo7KfQOAdQ2cXNkKluZz_fzTShGoTV_5-2OqAl7gwlUfE .
Sarà forse bene fare come dicono a Napoli QUANDO VAI DI FRETTA RALLENTA

Sant’Arcangelo Trimonte 9 Settembre 2021 Vincenzo Valenzi
www.cimb.me
ISRAELE Covid. Si ammalano e muoiono 34 vaccinati.
Studio clinico su come prevenire questi casi
A fronte di uno stillicidio di articoli di sventurati morti per covid cosiddetti Novax, più o meno illustri da sbattere in prima pagina, uno studio che pare poco attrarre l’attenzione dei grandi giornali, ripreso dall’AVVENIRE ci viene da Israele : Lo studio che ha evidenziato come tra i 152 soggetti seguiti, 38 hanno sviluppato sintomi severi e di questi 34 persone sono morte. L'interrogativo era capire come mai il vaccino fosse risultato inefficace.
I dati comunicati dal Primo Ministro israeliano Bennet, sono stati ancora più amari: 78 dei 79 morti nella settimana prima di ferragosto erano vaccinati con doppia dose e al 5° mese di vaccinazione siamo punto e a capo con la protezione e quindi il buon Premier si appella ai suoi cittadini per andare a fare la terza dose http://www.uniglobus.it/global-news-1.html .
Ci si domanda da più parti se dopo i risultati delle prime due dosi, la terza dose, il cosiddetto booster, sia una carta vincente contro il virus e le sue varianti. In merito l’EMA ha preso tempo e sta valutando i dati della terza dose e forse sarà il caso di attendere i dati israeliani che nel bene e nel male fanno da battistrada. Oltre Israele, altri dati critici come già segnalato vengono dagli USA   e dagli altri paesi europei tra cui la Gran Bretagna su cui leggiamo una analisi critica che l’avvicina ad Israele e che richiede altre analisi https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1012644/Technical_Briefing_21.pdf
Anche da noi qualche segnale di allarme non manca, mettendo in dubbio la reale efficacia protettiva del GREEN PASS nei locali e nei gruppi ed anche nelle aree sanitarie che soffrono di contagi tra i vaccinati che pare contagino anche loro, dall'ospedale di Rovereto dove ci sono tre operatori sanitari contagiati, un infermiere e due Oss, tutti e tre vaccinati.  https://www.rainews.it/tgr/trento/video/2021/08/tnt-ospedale-Tione-focolaio-Covid-51c25c67-b0d0-4495-a034-84bd4c96bb81.html  alla struttura dell'Eur dove uno o più pazienti risultati positivi hanno infettato il personale sanitario, anche qualcuno vaccinati con la seconda dose. https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/09/06/news/sant_eugenio-316715165/
La debacle italica del vaccino di AstraZeneca e di Janseen, che si vanno ritirando dall’uso corrente, forse dovrebbe consigliare maggiore prudenza nell’uso estremo dei vaccini anticovid a fronte di milioni di italiani   che a torto o a ragione mostrano dubbi e timori non necessariamente infondati https://www.ilgiornale.it/news/cronache/vaccini-lema-indaga-sugli-effetti-pfizer-e-johnsonjohnson-1972847.html
In particolare sarebbe utile prestare maggiore attenzione alle difese immunitarie di molti di questi italiani che hanno sviluppato il COVID In forma ASINTOMATICA  e hanno anticorpi in taluni casi e immunità cellulari in altri, che li hanno palesemente protetti dal contagio e/o dalla malattia da COVID. Molti di questi con livelli di anticorpi fino  30-40 i limiti di immunità prevista dalle soglie di laboratorio, potrebbero rientrare nei donatori di plasma convalescente  che dopo le esperienze di De Donno continuano a Padova e nel mondo con risultati incoraggianti affiancandosi ai buoni risultati con gli anticorpi monoclonali  entrati nella routine della lotta al COVID Convalescent plasma associates with reduced mortality and improved clinical trajectory in patients hospitalized with COVID-19 https://www.jci.org/articles/view/151788?fbclid=IwAR3FMb2KPz7Fbjyo7KfQOAdQ2cXNkKluZz_fzTShGoTV_5-2OqAl7gwlUfE
Certo, non ha tutti i torti Clerici quando scrive : "100 o 1000: il dosaggio degli anticorpi dice poco. Ciò che conta è la memoria immunologica"  https://www.huffp.st/AU0Isa5
In merito appare di interesse la nota di Giulio Tarro su FB dove scrive: Sarebbe stato opportuno darsi da fare per identificare la percentuale di soggetti di cui le cellule T sono già oggi capaci di neutralizzare gli effetti del Sars-Cov-2; anche perché l’epidemia SARS finì nel 2004 proprio per la reazione delle cellule T alle proteine strutturali e non strutturali del virus.
Forse maggiore attenzione sulle difese immunitarie sarà utile per meglio contrastare in generale il COVID E LE SUE VARIANTI. Moltissimi degli operatori sanitari che sono stati dichiarati eroi e premiati in varie forme nel primo anno di COVID-19, dopo aver combattuto e resistito in prima linea, meritano ben altro che giudizi morali di disprezzo da parte delle autorità politiche e sanitarie, che ne chiedono la punizione fino alla radiazione, per il fatto di non voler sottoporsi ad un vaccino, di cui in genere non hanno bisogno perché già immunizzati con anticorpi e ciò è paradossale,   o anche con l’immunità cellulare dopo essere stati a contatto diretto con malati e familiari  anche vaccinati e poi rivelatisi positivi al virus   https://video.lastampa.it/dossier/coronavirus/i-resistenti-al-coronavirus-sono-tra-noi-uno-studio-scoprira-perche-non-si-ammalano/127125/127261
Molti docenti si sono licenziati, tanti sanitari si oppongono  alle misure di obbligo. Obbligo che in molti Paesi europei non esiste anche grazie alla vaccinazione al 70% come la Danimarca (che ci apprestiamo a superare), o come la Svezia da sempre modello di Welfare, che in questo caso vive una estate serena con un approccio leggero al COVID  la curva di contagio e mortalità  bassissima https://www.bing.com/search?q=dati+covid+svezia&form=ANNTH1&refig=fced16d12f4a474296637dbe4e9537e6
Un ampio dibattito che coinvolga tuuta la UE si impone per armonizzare le politiche comuni di prevenzione e imparare da chi ha fatto meglio.
Accelerando sulla valutazione dello stato immunitario della popolazione resistente  che se non ha bisogno di vaccinazione,  queste dosi si potrebbero ben usare per quei paesi che non hanno i mezzi per acquisirle .
La battaglia contro il COVID è globale e un uso razionale delle risorse sarebbe indicato come richiesto a gran voce dall’OMS.

Sant’Arcangelo Trimonte 8 settembre 2021 Vincenzo Valenzi
VACCINATI COME LA DANIMARCA… FACCIAMO COME LORO?
Signor Ministro, Caro Roberto
Ho letto con grande piacere il tuo Twitt che nel Paese abbiamo:
Superato il 70% degli italiani over 12 completamente vaccinati. Un pensiero particolare alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutti i volontari. Grazie davvero. Grazie anche a Te Ministro Speranza.
Qualche riflessione dal Mondo vicino e lontano:
Con risultati simili, la Danimarca ha già eliminato alla metà dello scorso mese l'obbligo di mascherine nei trasporti pubblici. E il 1° agosto ha revocato l'obbligo del pass Covid nei musei e negli eventi al coperto con meno di 500 persone. Fino al 10 settembre il pass continuerà a essere richiesto per accedere ai locali notturni, come le discoteche, e per i grandi eventi sportivi negli stadi.
I vicini svedesi sono riusciti a fare ancora di meglio in termini di socialità ed economia e dopo aver pagato dazio si sono fatti una estate   con la curva piatta e piccole oscillazioni  di contagi,  ricoveri e mortalità per COVID. Scrive Irene Soave sul Corriere in conclusione di un lungo  report
“Queste misure sono forse state sufficienti, di per sé, ad arginare il propagarsi incontrollato dei contagi. E mentre le curve di tutta Europa, comprese Danimarca e Norvegia, continuano a salire verso l’alto, quella svedese resta meno ripida. È possibile che dopo 16 mesi di pandemia si stiano davvero mietendo i frutti di una politica che a molti è parsa controcorrente? Anche in questo caso, «è presto per giudicare».
Il Realismo critico di Tegnell, è un buon modello di analisi dei fenomeni e di governo di una grande crisi come quella virale in corso che ha colpito ovunque e anche in Svezia.
Dall’analisi dei dati da altri fronti emergono curve ripide di crescita dei contagi in generale e in particolare anche sui vaccinati ricoverati e morti, in particolare dal fronte israeliano dove il Premier Bennet è passato alla terza dose, sull’onda della caduta dell’efficacia protettiva delle due dosi al 5 -6 mese e della mortalità terribile nella settimana prima di ferragosto con 78 dei 79 morti per COVID  con doppia dose di vaccino http://www.uniglobus.it/global-news-1.html
I dati inglesi restano anche critici a questo livello nonostante dal 19 luglio, il liberi tutti, che con un alto tasso di vaccinazione mostra qualche sofferenza di troppo nei contagi e nei ricoveri.
I dati USA sono i più duri per i vaccinati,dati  CDC, con la caduta al 53% del tasso di protezione,  ed anche nel personale sanitario assistiamo ad un picco di contagi sintomatici tra i  sanitari in California https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2112981?query=featured_home
Da noi a parte i bollettini che va tutto male o tutto bene, tra i due fronti ci sono luci e ombre con la diffusione di contagi tra il personale lavorante in vari ambiti anche sanitario e con i ricoveri anche di vaccinati con polmoniti come alle Scotte di Siena, mentre l'immunita dei guariti e anche degli asintomatici contrasta con efficacia il virus https://www.avvenire.it/attualita/pagine/guidotti-immunologo-i-guariti-piu-protetti-dei-vaccinati
Guardare criticamente a questi dati è nell’ordine delle cose normali, ben tenendo conto che a parte qualche caso di interesse di altri organi di giustizia, la stragrande maggioranza degli italiani e delle sue leadership vuole combattere la pandemia virale.
Ragionare insieme oltre i nuovi guelfi e ghibellini, appare una delle cose più importanti da fare. In gioco la vita di tanti e la nostra economia sociale che nè soffre e non poco.

  La popolazione è molto preoccupata per la terza dose e per il green pass. Forse è il caso di consultare la vasta Comunità Scientifica italiana ed europea.

Roma 5 settembre 2021 Vincenzo Valenzi
QUATTRO MILIONI DI ITALIANI ULTRACINQUANTENNI CON IL SEMAFORO ROSSO SEMIPERMANENTE?

I conti giuridici che non tornano delle astuzie governative, nell'interessante  analisi sul Green Pass sul blog del Fatto


Davvero si  può pensare di paralizzare la vita di oltre 4 milioni di ultracinquantenni con artifizi per non dire altro?
Per la salute pubblica che peggiora, vista la deriva fallimentare della protezione vaccinica,che ci dice che  questi vaccini non riescono a  proteggere la salute pubblica ma sono un altro grave problema di salute ??!?

Non solo  in Israele

Anche a Siena ..

E negli USA dove il  47% dei vaccinati si contagia ed è contagioso, a cui daremmo  il  green pass?

Affrontiamo la realtà epidemiologica oltre le narrazioni, esaminiamo i modelli che vincono la battaglia contro il COVID e torniamo alla normalità delle relazioni.

Il rischio di una deflagrazione sociale è in corso, senza grandi motivi scientifici di salute pubblica, che giustifichino questo grande disordine normativo e sociale.

1 settembre 2021 Vincenzo Valenzi

Approfondimenti su
L'IDEA DI UNA "OPERAZIONE VERITÀ": IL GOVERNO CHE VA SUI SOCIAL E RACCONTA CHE, IL VACCINO È SICURO ED EFFICACE. ?
Non si può che essere d’accordo con il Presidente Fedriga sulla necessità di una operazione verità  sui vaccini anticovid . Operazione sempre più urgente alla luce dei dati che provengono dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna da Israele e da molti altri Paesi leader nella vaccinazione che cominciano a fare un bilancio come fa il Governatore del Maryland Larry Hogan che ha dichiarato saggiamente
In the days and weeks ahead, we will continue to do what we have always done since day one of this crisis: keep following the science and keep taking a measured, balanced, data-driven approach in our continuing successful efforts to respond to this pandemic. https://www.facebook.com/907931509251615/posts/4712967695414625/
I dati del CDC di Atlanta che danno una perdita di efficacia al 53 % dei vaccini a mRNA stanno stimolando una riflessione attenta sulle strategie di contrasto al COVID 19 https://tephiconnect.org/news/464396 , ancora più problematici i dati del report del governo britannico: over 50, 89% dei contagiati Covid sono vaccinati.
https://www.affaritaliani.it/coronavirus/uk-contagiati-covid-89-sono-vaccinati-pregliasco-tarro-gismondo-ad-affari-755101.html .
Anche da Israele e dal suo Premier Bennet arrivano dati critici sulla mortalità (78 su 79 dei morti la settimana prima di ferragosto erano vaccinati con doppia dose , e ancora più allarmante l’laltro dato comunicato su Twitter il 22 agosto che dopo 6 mesi la protezione del vaccino scende a quasi zero e perciò l’invito pressante alla terza dose. Vedasi http://www.uniglobus.it/global-news-1.html
Questi dati sull’efficacia protettiva sul vaccino in calo, monitorati da Paesi leader nella vaccinazione sono associati ad altri dati sugli effetti avversi in Europa che danno qualche motivo di preoccupazione  da non sottovalutare The European Union database of suspected drug reaction reports is EudraVigilance, and they are now reporting 20,595 fatalities, and 1,960,607 injuries, following COVID-19 injections.
Il combinato disposto della perdita di immunità  correlata contagiosità dei vaccinati,e le reazioni avverse rilevanti,  è un dato che preoccupa e a distanza di 9 mesi dall’inizio della campagna di vaccinazione  sarà utile riflettere su che fare.
I toni che si sentono e si leggono in questi giorni da più parti sia accademiche che istituzionali, tra i vari fronti, creano imbarazzo e non aiutano a ragionare e a trovare una soluzione che tenga conto della evoluzione della epidemia sopra descritta in breve, alimentando disagi familiari lavorativi e sociali con tensioni che rischiano di sfilacciare e rompere la convivenza sociale sulla base di dati critici in evoluzione che sarà bene riconsiderare  oltre gli editoriali  di guerra  https://iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/politica/2021/08/29/news/i-deliri-no-vax-e-gli-imbelli-come-complici-1.40645880 .
Sarà anche utile riguardare  i dati sulle immunità nei guariti a cui si continua a voler fare una dose di vaccino sarebbe utile, e anche vedere i tanti immunizzati senza anticorpi che hanno una immunità cellulare da testare e verificare clinicamente che sono già protetti dal virus
Poi una occhiata anche alla Svezia da sempre modello di Welfare, che in questo caso vive una estate serena con un approccio leggero al COVID  la curva di contagio e mortalità  bassissima https://www.bing.com/search?q=dati+covid+svezia&form=ANNTH1&refig=fced16d12f4a474296637dbe4e9537e6
Credo che a tutti i livelli si tenti di combattere l’epidemia.  Una discussione sui dati scientifici si impone, per riorientare le politiche di contrasto che danno risultati paradossi.

30 agosto 2021 Vincenzo Valenzi
GREEN PASS BOCCIATO IN SPAGNA E DA NOI?

In Spagna il green pass è stato bocciata dai tribunali

Mentre da noi si rilancia come in un poker  alla Paul Newman benché dati nazionali e internazionali dovrebbero consigliare maggiore riflessione


Ma pare che i filosofi della tolleranza zero siano a teorizzare il pugno di ferro contro i disertori del vaccino.

Puniti e additati  come portoghesi sui bus, che  debbono vergognarsi, anche secondo  secondo il finissimo Michele Serra che scriveva profeticamente  su Repubblica:

Il DIRITTO DI NON VACCINARSI
“Il personale sanitario che non intende vaccinarsi ne ha tutto il diritto.
A una condizione: si leva il camice, esce dall'ospedale, rinuncia allo stipendio e si rifà una vita altrove.
Il ruolo non consente alternative. Il medico o  l'infermiere che non si vaccina, a parte l'ovvio rischio al quale espone gli ignari pazienti, è una persona che non crede nel sistema sanitario nazionale e non crede nella scienza.  
È libero di disertare. Non d'indossare a tradimento una uniforme che non è la sua. Escano dalla sanità pubblica e se ne facciano una propria. Fondino cliniche, propongano cure alternative, pubblichino dati scientifici non ortodossi, ne hanno facoltà.
La storia dell'umanità è piena di eteredossie, eresie, opinioni di minoranza che si sono poi rivelate utili.
Ma gli eretici veri sono persone che rischiano, gli eretici costruiscono altri luoghi, gli eretici si contrappongono al potere pagandone il prezzo.  
Non se ne stanno, con il culo al caldo, a spillare lo stipendio a un padrone, lo Stato, che dimostrano di disprezzare, considerando insulsi i suoi sforzi e nulle le sue direttive di vaccinarsi, ma riscuotendo, a fine mese, regolare stipendio. Se ne vadano altrove. Fare il rivoluzionario a costo zero è molto comodo, ma molto poco etico.


Forse non ha letto il Serra, che negli USA Il 47% dei vaccinati si infetta e trasmette il contagio
Ma i suoi entusiasti seguaci dovrebbero averlo letto, magari anche che,  tra  gli inglesi è pure peggio ?

Come anche tra   i calabresi vaccinati sanitari che infettamo.i pazienti e colleghi   con il green pass in tasca https://www.lacnews24.it/cronaca/covid-focolaio-all-ospedale-di-polistena-diversi-casi-positivi-tra-sanitari-e-pazienti_141707/

O i piemontesi vaccinati che finiscono col casco  

O i senesi vaccinati con la polmonite ,
come i 78 su 79 Israeliani vaccinati con due dosi morti prima di Ferragosto di cui parla Bennet in un Twitt.

Mentre gli effetti collaterali anche mortali più mediatici  non mancano
e non solo trai giornalisti.

Forse se si discutesse di più dei dati senza militarizzare la salute non guasterebbe...
Ci potremmo evitare altre tragedie, e rischi per gli equilibri sociali, familiari e per la sicurezza nazionale e gestire la pandemia senza altri disastri . Mi pare che ne abbiamo avuto abbastanza.

Magari fare una gita a Stoccolma per vedere cosa   accade in Svezia per restare in Europa dove, mentre noi soffriamo l'ondata delta, loro si fanno una estate normale  senza green pass, mascherine,obblighi vaccinali disertori ecc.

Vincenzo Valenzi
COVID: I NUMERI DEL RIPENSAMENTO
Nel pragmatismo di un certo livello tipico degli israeliani, abbiamo appreso da Premier Bennet via TWITTER  a ferragosto, che la settimana prima su 79 morti 78 erano avvenuti dopo la doppia vaccinazione con un invito pressante a correre a farsi la terza dose.
Messaggio forte e chiaro confermato con un altro Twitt di Bennet  il 22 agosto  che  invitava  a fare la terza dose in quanto se sono passati 5 mesi dalla seconda dose non si è più  protetti https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4843644788983201&id=100000131826854 con correlate  contagiosità ospedalizzazioni e come abbiamo riferito morti e tanti tra i vaccinati con doppia dose.
Tema questo che sembra attrarre poco i grandi quotidiani che amano dedicare paginate a casi tristi e tragici di non vaccinati che si ammalano e muoiono con pentimenti e  appelli a vaccinarsi. Purtroppo, tra i tanti a salire in cielo  dopo il vaccino, a parte alcuni amici che non erano pronti  per il grande salto, c’è stata anche una giornalista di BBC  la cui morte pare sia stata riconosciuta  correlata alla vaccinazione https://www.theguardian.com/media/2021/aug/26/bbc-presenter-lisa-shaw-died-of-astrazeneca-covid-vaccine-complications-coroner-finds .
Tribuna. Secondo i rapporti dell'Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM), gli operatori sanitari hanno osservato tra gennaio e luglio 2021 un migliaio di morti in Francia tra le persone che hanno sofferto di disturbi a seguito dell'iniezione di uno dei quattro vaccini contro il Covid-19.
Un grande dibattito si è acceso tra sociologi e non solo sulla correlazione tra questi morti e la vaccinazione.
In questo scenario funerario da sospetto fuoco amico, impressionano i dati inglesi, americani  israeliani e islandesi  dove i tassi di vaccinazioni sono altissimi e altrettanto i ricoveri e in Israele anche i morti secondo il premier. Dati questi tristi e  tragici che mettono in crisi le narrative che da Parigi a New York a Roma  si ripetono sulla  capacità dei  vaccini che non fanno più molto contro la diffusione dei contagi ,  ma fermerebbero ABBASTANZA i danni e le morti da COVID.  Anche su queste fragili basi numeriche,  hanno pensato di liquidare uno dei migliori infettivologi  in circolazione Didier Raoult https://www.lexpress.fr/actualite/societe/sante/covid-19-pourquoi-les-propos-de-pr-raoult-sur-la-situation-en-islande-sont-trompeurs_2156790.html reo di  aver sostenuto i dati  di Bennet, del CDC di Atlanta https://tephiconnect.org/news/464396 , del Governo inglese https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1012644/Technical_Briefing_21.pdf anche alla luce dell’esperienza islandese, rimbrottato alla lontana dal commento di un luminare come Roberto Burioni che con la sua finezza e logica su FB il 22 agosto dichiara:
Un vaccinato può trasmettere l’infezione. Ma prima deve contagiarsi e il vaccino lo protegge dal contagio. Quindi chi si vaccina ostacola il diffondersi del contagio e rende più sicura la comunità. Chi dice il contrario o è ignorante o in malafede o entrambe le cose.
Che questa narrazione frani davanti alle tristi evidenze internazionali   su riportate e riprese in parte dalla Stampa con ben oltre le infezioni con le ospedalizzazioni che colpiscono Israele https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/08/11/news/covid-israele-travolto-dalla-delta-il-dato-che-allarma-la-maggior-parte-dei-ricoveri-e-vaccinato-1.40590285
A fronte di questi scenari infettivologici buone notizie arrivano da uno studio lombardo https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/covid_asintomatici_tamponi_vaccini_giovani_ultime_notizie-6146626.html
Di cosa si tratta? Varie ricerche hanno dimostrato che la percentuale di reinfezione - persone che si contagiano dopo che hanno superato, nei mesi precedenti, la malattia o l’infezione stessa- è estremamente bassa. Secondo uno studio pubblicato su Jama a maggio e realizzato da sette ricercatori (José Vitale, Nicola Mumoli, Pierangelo Clerici, Massimo De Pascale, Isabella Evangelista, Marco Cei e Antonino Mazzone) che hanno esaminato i dati di alcuni ospedali lombardi, «i casi di reinfezione sono rari», su 1.579 pazienti, dopo 230 giorni, solo in 5 si sono reinfettati, lo 0,31 per cento. Altre ricerche ipotizzano che la protezione degli anticorpi, per un anno, per chi ha superato l’infezione è altissima, al 95 per cento. Dunque, banalmente si potrebbe concludere che gli asintomatici inconsapevoli sono persone che non rischieranno più di contagiarsi questo autunno.
Quindi se ricerchiamo questi contagiati  asintomatici con anticorpi (facile adesso si fa come un test della glicemia con la goccia di sangue dal dito in Inghilterra)  e anche senza anticorpi  con l’immunità cellulare (più complesso ma fattibile a breve forse anche di routine), potremmo liberare vaccini per chi ne ha bisogno di terze dosi, o di prime nei vicini paesi meno ricchi di noi che non hanno i soldi per comprarli.
Così invece di sospendere dal lavoro  ope legis, personale immunizzato e talvolta iperimmune, con  problematiche non banali umane professioni familiari, con toni che poco si addicono a professionisti di lungo corso che un anno fa erano tra gli eroi al fronte  contro il COVID https://www.ilmessaggero.it/italia/medici_non_vaccinati_sospensione_cosa_succede-6158458.html ci potremmo dedicare alla  cura del COVID  e ad affinare le strategie di contrasto alla luce delle evidenze fresche che ci consigliano di aggiornare le nostre attività di contrasto all’epidemia che purtroppo non funzionano e sarebbe saggio rivalutare  il da farsi cominciando a modificare i decreti sul GREEN PASS  e l’obbligatorietà   che numeri alla mano  sono superati dalle varianti delta e c.

26 agosto 2021  Vincenzo Valenzi
COVID, REGNO UNITO: 89% DEI CONTAGIATI È VACCINATO. GLI DIAMO IL GREEN PASS?
“Parlando degli over 50, 48.264 sono coloro che seppur vaccinati si sono contagiati, mentre solo 4.891 si sono contagiati ed erano non vaccinati, tutto probabilmente sempre a causa della variante Delta. In proporzione coloro che finiscono in emergenza sono un decimo rispetto all’ammontare dei contagiati ma la statistica depone ancora una volta a favore dei non vaccinati: il rapporto è circa 4 vaccinati in emergenza contro uno tra i non vaccinati. E parliamo sempre di over 50…
..Peri decessi la situazione è simile se 1076 sono i deceduti vaccinati, risultano essere 318 i non vaccinati https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1012644/Technical_Briefing_21.pdf
….Il dato israeliano sembra andare nella stessa direzione. Di media su 500 persone ricoverate, circa il 60% è stata vaccinata.
Pare quindi svanire anche  la speranza che almeno “i vaccini sono molto efficaci nel prevenire malattie gravi e morte”, mentre le speranze iniziali che potessero anche soffocare la trasmissione e prevenire completamente le infezioni nelle persone vaccinate sono svanite pure quelle.
Almeno in Inghilterra e Israele dove c’é un forte attivismo su tutti i fronti con primati nelle vaccinazioni e anche nella ricerca  delle  reazioni avverse e dei fallimenti vaccinali che correttamente  vengono ricercati senza bizantinismi correlativi o levantini.
Anche dagli  Stati Uniti,  In uno studio che analizza i rapporti settimanali sui residenti nelle case di cura , i ricercatori hanno scoperto che i vaccini a RNA messaggero (mRNA) prodotti da Pfizer e Moderna hanno avuto un'efficacia contro tutte le infezioni che è passata dal 75% pre-Delta al 53% dopo ha preso il sopravvento. (Ora la variante rappresenta oltre il 90% dei casi negli Stati Uniti.) https://tephiconnect.org/news/464396 .
Questo scenario internazionale preoccupante pare riguardarci poco e speriamo che continui così.  Secondo Fabrizio Pregliasco nei prossimi mesi «ci saranno due pandemie, quella dei vaccinati senza grossi problemi e quella dei non vaccinati purtroppo negli ospedali». https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/covid-pregliasco-ci-saranno-due-pandemie-dei-vaccinati-senza-grossi-problemi-e-dei-no-vax-negli-ospedali/ar-AANCR3T che pare non corrispondere ai dati anglosassoni e israeliani.
Forse sarebbe il caso di ripensare qualcosa, dal  GREEN PASS, che oramai è palese che si è ingiallito forte e praticamente non serve a granché, se non a mandare in giro persone contagiabili e contagiose come e quanto i non vaccinati  (53 a 47 negli USA), nel mentre milioni di guariti e immunizzati asintomatici vengono bloccati negli uffici, negli ospedali nelle mense con proposte sempre più  pressanti e sanzioni disciplinari ope legis che forse andrebbero riviste con una certa urgenza alla luce dei dati emergenti.
Mentre i dati inglesi e israeliani e statunitensi destano più di qualche preoccupazione, da noi le cose dicevamo pare vadano meglio, anche se dalle cronache emerge qualche dubbio sulla correlazione  tra le vaccinazioni e alcuni decessi anomali  come a Vicenza https://www.vicenzatoday.it/cronaca/giovane-vaccinato-muore-sonno-aperto-fascicolo.html, a Chiavari dove un generoso sindaco entusiasta è scomparso enigmaticamente dopo la vaccinazione  https://www.genovatoday.it/cronaca/sindaco-chiavari-morto.html e tanti altri casi di cronaca come la diciottenne ligure reduce da un open day  vaccinale che di li a poco è morta con altri meno noti alle cronache   https://www.vocedipopolo.it/2021/04/astrazeneca-psicosi-o-dubbi-fondati-i-nomi-delle-morti-statistiche-sospette-in-attesa-della-circolare-over-60/
A fronte di questi dati, forse sarebbe utile una revisione delle strategie di contrasto al COVID, nel mentre i vaccini si vanno rilevando una pallottola spuntata, ma che può fare anche feriti e morti da fuoco amico. In tal senso grande attenzione andrebbe data all’appello di Vaia dello Spallanzani sulla vaccinazione ai bambini  che forse presentano un rischio beneficio a favore del rischio  https://video-reporter.blogspot.com/2021/08/direttore-spallanzani-avverte.html?m=1  ,
sui guariti che Galli non vaccinerebbe in quanto di solito possono donare il sangue per sieri iperimmuni   https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2021/07/02/covid-galli-non-vaccinerei-i-guariti-hanno-gia-anticorpi_29d58812-7cc5-46b3-8c29-29b78444d842.html  senza dimenticare i tanti asintomatici  che hanno residuato  una robusta immunità cellulare  e che sono resistenti al COVID  come dimostrano moltissimi casi narrati nella letteratura https://video.lastampa.it/dossier/coronavirus/i-resistenti-al-coronavirus-sono-tra-noi-uno-studio-scoprira-perche-non-si-ammalano/127125/127261
Nella necessaria lotta alla diffusione del contagio che ha ripreso a correre anche da noi, continuare come se i dati critici americani inglesi e israeliani  non ci riguardassero, può essere pericoloso, come  problematico è il guardare alle esperienze altre di qualche successo come quella svedese, dove una strategia molto più aperta    comincia a dare risultati  utili in termini di immunità di popolazione naturale che pare in grado di contrastare il coronavirus 19 e varianti  https://statistichecoronavirus.it/coronavirus-svezia/

25 agosto 2021 Vincenzo Valenzi

BIANCHI:  "A SCUOLA SOLO INSEGNANTI COL GREEN PASS, GLI ALTRI SOSPESI”
Apprendiamo stasera che secondo il Ministro dell'istruzione   Bianchi   "A scuola solo insegnanti col green pass, gli altri sospesi" https://www.huffp.st/w1OLm2U  e il Presidente di Confindustria vorrebbe estendere la fortissima proposta  anche tutti gli ambienti di lavoro industriale non solo alle mense.
Sulla base dei numeri statunitensi, sarebbe consigliabile maggiore ponderazione quando si propongono misure largamente inefficaci nel prevenire i contagi.
In un rapporto del CDC di Atlanta pubblicato il 18 agosto (VEDASI ALLEGATO), negli stati Uniti tra giugno e luglio 2021, quando la circolazione della variante predominante è stata la B.1.617.2 (Delta), l’efficacia della vaccinazione completa è stata al 53,1%.
Se, come possibile,  in Italia viaggiamo sulle stesse percentuali, potrebbe significare che al 6 agosto giorno del Green Pass “obbligatorio” sui 33.485.151 di italiani completamente vaccinati, il 46,9 % non sarebbe  protetta dal vaccino , si potrebbe contagiare ed essere contagiosa come i non vaccinati.
 A grandi linee tra una cosa e l’altra abbiamo di fatto 15-20 milioni di italiani con il GREEN PASS  che possono contagiarsi e contagiare anche se, in modo tutto particolare  dalle parti di Foggia,   i titolari di GREEN PASS   che si ospedalizzano, possono essere messi in degenza ordinaria  (altrimenti avranno pensato a che serve il GREEN PASS….)  https://www.ilparagone.it/attualita/foggia-vaccinati-positivi-area-no-covid/
I numeri israeliani e tristemente gli ultimissimi postati dal Primo Ministro Bennet sui 78 morti su 79 di morti nella settimana prima di ferragosto,  ci dicono che purtroppo pare che la doppia vaccinazione non protegge né dai ricoveri, né dai decessi  http://www.uniglobus.it/global-news-1.html
Imbarazzanti appaiono drammaticamente,  i report dei morti presunti no vax con appelli dei familiari a vaccinatevi tutti, anche perché purtroppo qualche morto  vaccinato lo abbiamo anche da noi   https://www.napolitoday.it/cronaca/morto-vaccinato-due-dosi-pfizer-infermiere.html, e ha ragione Rosanna Cerbo quando invita ad evitare il derby sui morti.  Ragioniamo sui numeri che emergono dalle statistiche nazionali e internazionali evitando furbizie levantine succitate.
Si pensa da più parti di passare alla terza dose in meno di un anno, a fronte di una vasta immunità  dei guariti e degli asintomatici che potrebbero bene essere esclusi dalla vaccinazione se si prestasse maggiore attenzione e sforzi alla diagnostica immunologica  come vanno facendo in Inghilterra con i test anticorpali a domicilio https://bbc.in/3khPZ06  Covid: Antibody tests offered to public for first time The UK-wide scheme for adults who test positive for coronavirus will launch next week.                           
  E  con l’immunità cellulare https://www.nature.com/articles/s41587-021-00920-9
Estendiamo l’uso di tamponi salivari a pochi euro e rapidi per la diagnostica dei vaccinati e non vaccinati quando si intravedono rischi di contagio  http://www.strettoweb.com/2021/08/covid-bizzarri-sullinutilita-del-green-pass/1224713/ e spingiamo sulle cure domiciliari e ospedaliere che segnano progressi notevoli con l’arrivo degli anticorpi monoclonali e di altre terapie  che vanno riviste e validate alla stregua di quelle finanziate dalle industrie. In fondo l'Università lavora per lo Stato e i suoi azionisti principi, i cittadini.
Errare è umano ..perseverare …..

22 Agosto 2021 Vincenzo Valenzi
HOW DO  VACCINATED PEOPLE SPREAD  DELTA?
I dati emergenti suggeriscono che il COVID Delta potrebbe diffondersi più facilmente di altre varianti di coronavirus tra le persone vaccinate contro covid-19. https://www.nature.com/articles/d41586-021-02187-1
Da quanto si legge nell'articolo di NATURE "I dati dei test COVID-19 negli Stati Uniti, nel Regno Unito e a Singapore stanno dimostrando che le persone vaccinate che si infettano con Delta SARS-CoV-2 possono portare nel naso lo stesso virus delle persone non vaccinate. Ciò significa che, nonostante la protezione offerta dai vaccini, una parte delle persone vaccinate può trasmettere Delta, eventualmente favorendone l'aumento."
A CHE SERVE ALLORA IL GREEN PASS? E LOBBLIGO VACCINALE?  
In merito alla protezione delle Ospedalizzazioni e dalla morte abbiamo già scritto riportando i casi di Israele e l'appello del Premier Bennet  alla terza dose di vaccino, avendo avuto nella settimana prima di ferragosto tra i vaccinati 78  morti su 79 con seconda dose di vaccino http://www.uniglobus.it/global-news-1.html .
Uno studio pubblicato di recente  sempre sui ricoverati vaccinati con doppia dose  BNT162b2 vaccine breakthrough: clinical characteristics of 152 fully vaccinated hospitalized COVID-19 patients in IsraeL https://doi.org/10.1016/j.cmi.2021.06.036  riporta tra l'altro come: Sono stati inclusi complessivamente 152 pazienti, per la metà dei pazienti ricoverati completamente vaccinati in Israele. L'esito negativo è stato notato in 38 pazienti e il tasso di mortalità ha raggiunto il 22% (34/152)..... Sessanta (40%) dei pazienti sono immunocompromessi.
Come si deduce da Israele,  dove non pensano minimamente di mandare i vaccinati  infettati nei reparti normali come fanno i nostri astuti leader levantini,  la situazione è drammatica  e seria (non possiamo invocare Flaiano), e consiglierebbe maggiore prudenza con la vaccinazioni di soggetti dove il rischio beneficio richiede maggiore ponderazione come con i guariti da COVID https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/covid_asintomatici_tamponi_vaccini_giovani_ultime_notizie-6146626.html

Nell'articolo leggiamo dati che meritano attenzione. "Di cosa si tratta? Varie ricerche hanno dimostrato che la percentuale di reinfezione - persone che si contagiano dopo che hanno superato, nei mesi precedenti, la malattia o l’infezione stessa- è estremamente bassa. Secondo uno studio pubblicato su Jama a maggio e realizzato da sette ricercatori (José Vitale, Nicola Mumoli, Pierangelo Clerici, Massimo De Pascale, Isabella Evangelista, Marco Cei e Antonino Mazzone) che hanno esaminato i dati di alcuni ospedali lombardi, «i casi di reinfezione sono rari», su 1.579 pazienti, dopo 230 giorni, solo in 5 si sono reinfettati, lo 0,31 per cento. Altri ricerche ipotizzano che la protezione degli anticorpi, per un anno, per chi ha superato l’infezione è altissima, al 95 per cento. Dunque, banalmente si potrebbe concludere che gli asintomatici inconsapevoli sono persone che non rischieranno più di contagiarsi questo autunno.

Lascia perplessi il commento di Andreoni e di altri autorevoli colleghi a fronte di questi dati.
«Ma una forte circolazione del virus - avverte Andreoni - aumenta anche la possibilità che possano infettarsi le persone più a rischio, dai cinquant’anni in su. Se fossero tutti protetti dal vaccino, non sarebbe un problema. In Italia, però, abbiamo ancora più di 4 milioni di non vaccinati over 50».  

Le preoccupazioni di chi non si è vaccinato, senza essere un NoVax,  sono realistiche e non  riguardano  solo  giornalisti o sportivi come Francesca Marcon con la pericardite. Il vaccino non è acqua fresca  e andrebbe usato dove serve. Imporlo a categorie professionali o a tutta la popolazione come da qualche parte si ventila https://www.fanpage.it/politica/il-governo-frena-sullobbligo-vaccinale-e-lultima-ipotesi/  pare avere basi scientifiche deboli se non inconsistenti,  come il caso di Israele dimostra in modo palmare sia per le infezioni, che per le ospedalizzazioni e tragicamente anche per  i decessi http://www.uniglobus.it/global-news-1.html.

Concludendo: il vaccino anche in doppia dose non protegge da nuove infezioni nei vaccinati né dalla loro contagiosità.
Esiste una vasta parte di popolazione guarita chiaramente o guarita segretamente (asintomatici  all'infezioni nuove e vecchie da corona virus) che in teoria e generalmente in pratica, sono protetti dal contagio.
A che pro imporre a queste persone un rischio basso, ma neanche tanto basso di farsi un vaccino di cui non hanno bisogno, quando nel mondo vicino e lontano milioni di persone anziane e fragili  non hanno possibilità di avere un vaccino di cui forse avrebbero  bisogno urgente ??
Mentre i segni dell'insofferenza individuale e sociale  vanno sfilacciando pericolosamente  la nostra vita quotidiana e la stessa sicurezza nazionale, con misure contraddittorie e non sempre comprensibili ad  una logica elementare come il green pass per le mense aziendali,  a persone che poi vanno in pattuglia insieme con la mascherina e ancora più strettamente nei bus e nelle metro, segnaliamo con piacere i primi successi delle terapia con anticorpi monoclonali, associate ai report positivi di altre terapie domiciliari che non guasterebbe validare in studi controllati pubblici nelle nostre università pubbliche.

21 Agosto 2021 Vincenzo Valenzi
ISRAELE 78 dei 79 morti la scorsa settimana avevano fatto "solo" due dosi di vaccino  
https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/08/11/news/covid-israele-travolto-dalla-delta-il-dato-che-allarma-la-maggior-parte-dei-ricoveri-e-vaccinato-1.40590285
La  "guerra" contro i mille ...è aperta. Senza basi scientifiche epidemiologiche reali..

Con green pass sbiaditi  e  pericolosi


Come il dramma israeliano e la bella estate svedese ci insegnano

I dati provenienti da Israele sono incredibili e ho lungamente pensato ad una notizia montata. Purtroppo  è tristemente fondata con l'appello del Primo Ministro Bennet a farsi la terza dose giorno e notte che deve farci riflettere

Il vaccino anche con doppia dose pare non farcela a proteggere non solo dalla nuova infezione ma anche dai ricovero e dalla morte, come si narra invece sui nostri giornali e si  rischia a tutti i livelli  quando si inviano i vaccinati ospedalizzati in reparti normali con il presupposto che sarebbero poco contagiosi, riempiendo i reparti "COVID" di soli non vaccinati   https://www.facebook.com/100007650634719/posts/2930306040567722/
Purtroppo il virus è pericoloso e mortale non solo per quei casi  non vaccinati su cui si scrivono fiumi di inchiostro rilanciati da tutto il mondo con campagne di pubblicità e progresso , ma anche per le doppie vaccinazioni che vengono stranamente colpite quasi esclusivamente  loro mortalmente in Israele. http://www.uniglobus.it/global-news-1.html e forse non solo lì se si usasse di /meno  la formula non magica non c'è correlazione  o con le circolari di deviazione dei pazienti vaccinati nei reparti non covid.

In merito alle popolazioni non vaccinate un confronto che turba è quello omogeneo tra  Israele e Palestina che dimostra che i palestinesi con meno del 10 % dei vaccinati  hanno un bassissimo tasso di contagi, all'opposto di Israele che  ha il picco di contagi e purtroppo di morti,  quasi tutti tra i vaccinati con doppia dose che spinge un allarmato Bennet ad appellarsi ai cittadini per correre a fare la terza dose,  grafici e  tweet  sull link http://www.uniglobus.it/global-news-1.html .

Confesso che alla vista di questi dati ho pensato ad una delle tante polpette avvelenate che vengono messe in rete , ma pare sono incredibilmente veri. Qualcosa del genere accade anche in Europa  dove i paesi con meno vaccinati hanno meno contagi o come   come quelli sudafricani  confrontati con quelli cileni nel medesimo emisfero   https://www.meteoweb.eu/2021/08/covid-europa-mortalita-piu-alta-nei-paesi-con-piu-vaccinati/1714105/ .
Una nota a parte meritano i dati  svedesi ad oggi,  dove mortalità e tasso di infezioni sono bassi in presenza di tassi di vaccinazioni bassi e di vita sociale normale,   che ci dovrebbe dire molto sulle strategie vaccinali vincenti contro il COVID in un Paese avanzato.   A differenza di tutti gli altri paesi dell'UE, finora in Svezia non c'è stato alcun blocco.  Non c'era l'obbligo della mascherina, le scuole e le istituzioni pubbliche sono rimaste in gran parte aperte.  Nessun test negativo o prova di vaccinazione era e non è richiesto per partecipare alla vita pubblica.  A seconda del numero di casi di test positivi, il numero di partecipanti agli eventi era limitato e i ristoranti erano soggetti a condizioni diverse, ma non chiusi.  In diverse interviste nell'aprile 2020, Giesecke ha sottolineato che ci sono solo due misure nella lotta alle epidemie che si basano su basi scientifiche: lavarsi le mani e mantenere le distanze.  Giesecke  https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)31035-7/fulltext ha criticato la chiusura delle scuole e delle frontiere, l'uso di maschere e la quarantena volontaria al chiuso, poiché il rischio di infezione è maggiore lì che all'aperto. I dati globali e quelli attuali pare che confermino le tesi svedesi    https://www.bing.com/search?q=dati+covid+svezia&form=ANNTH1&refig=9e04571ec6f84c6b8b60f16401e02ae5


Avendo messo in protezione vaccinale la gran parte di anziani e fragili si impone la domanda se non sarebbe meglio affidarsi alle difese naturali di giovani e meno giovani che si è visto sono presenti nel 30\40% della popolazione studiata, accelerando sulla diffusione degli studi diagnostici sulla immunità cellulare,  oltre i continui articoli sui morti senza vaccino che vengono rilasciati con grande enfasi .
Investire energie e mezzi sulla diagnostica dello stato immunitario appare decisivo per fare una vaccinazione mirata e personalizzata dei soggetti non protetti. Un punto  sulle diagnostiche immunologiche del COVID viene dalla Patologa di Perugia Luigina Romani  https://www.avvenire.it/attualita/pagine/test-sierologici-la-grande-illusione-conta-pi-la-memoria-immunologica  dove si deduce che a parte qualche promessa cino americana https://www.nature.com/articles/s41587-021-00920-9  siamo indietro e si potrebbe fare di più.
La Romani scrive in merito «Stanno per essere approvati alcuni test diagnostici capaci di interrogare i globuli bianchi e quindi di prevedere se, a contatto con il virus, ci ammaleremo gravemente o in modo lieve»
Meritano riguardo le riflessioni finale della patologa  umbra:
"Dobbiamo abbandonare i dogmi e via via apprendere con elasticità mentale e umiltà, questo è il vero metodo scientifico: si vede che cosa funziona meglio e lo si applica. La scienza è fatta di prove e controprove, questo virus ce lo ricorda ogni giorno. D’altra parte lo diceva Popper: è vera scienza solo ciò che può essere confutato.-"

La chiarezza lampante dei dati di Israele e  Palestina, Sud Africa  e Cile a parità di dato climatico ambientale, ci segnalano che forse il vaccino a una dose, o  a due dosi non basta, anzi pare che sia un acceleratore del contagio e se i dati di Israele non sono isolati,  anche della gravità e della mortalità degli stessi.
Sarà bene allora  fermarsi e ragionare su CHE FARE  nella gestione della variante Delta, dei vaccinati che non si possono mettere come la polvere sotto i tappeti, in reparti non covid, dei non vaccinati  che mediamente sono sani e hanno dopo 18 mesi di pandemia sviluppato una vasta immunità naturale, specialmente quanti sono stati a stretto contatto con i malati di covid, che anche loro vanno rivisti per la cosiddetta vaccinazione di richiamo  .
Come si deduce dall'allarme del Primo Ministro Bennet la vaccinazione  con due dosi non basta e spesso come si vede dai vicini palestinesi  dai lontani svedesi e sud'africani forse è meglio affidarsi alle difese immunitarie  e curare i malati con le nuove emergenti terapie https://www.repubblica.it/salute/2021/07/13/news/covid_la_ue_annuncia_5_nuovi_farmaci_contro_il_virus-309495951/ con molte altre diffuse ovunque che meritano ancora attenzione e studi di validazione universitari https://www.meteoweb.eu/2021/08/coronavirus-il-virologo-giulio-tarro-de-donno-dava-fastidio/1711271/

Una impropria quanto molto pericolosa prova di forza è in atto nel Paese dello Stivale,  che sarà bene interrompere,  per la palese venuta meno delle basi scientifiche della vaccinazione obbligatoria (di fatto) per proteggere la salute pubblica in particolare degli immunodepressi e anziani (quasi tutti vaccinati ) che  è minacciata anche dai vaccinati https://www.meteoweb.eu/2021/08/peter-mccullough-vaccini-covid-non-funzionano/1711910/ , che come mostra Bennet, sono purtroppo anche  vittime preferite del virus oltre che  degli effetti collaterali del Vaccino,  anche se da noi tende a prevalere  la formula non magica della non correlazione   https://www.fronteampio.it/dopo-vaccino-498-morti-ma-per-aifa-non-ce-correlazione/

!8 Agosto 2021 Vincenzo Valenzi

CONTRADDIZIONI SUI NUMERI COVID

Clementi:
Una parte della popolazione non ha effettuato la vaccinazione e dunque il virus continua a viaggiare. Sappiamo che l’efficacia di Pfizer e soci non è al 100%, e se il virus circola possono infettarsi anche i vaccinati. Ma un conto è l’infezione, un altro l’ospedalizzazione.
Non pare proprio..ne dall'ospedalizzazione né purtroppo dalla morte....

ISRAELE 78 dei 79 morti la scorsa settimana avevano fatto "solo" due dosi di vaccino  
E sui ricoveri.....

In Giappone qualche ombra mortale  emerge anche li ...

Anche da noi cominciamo a morire i vaccinati con doppia dose come ad Ischia....

Mentre in Svezia si godono l'estate ....senza green pass mascherine, tutto aperto. Come sempre.

Forse stiamo sbagliando qualcosa... Fare qualche correzione...di rotta.. ?

19 agosto 2021 Vincenzo Valenzi

s
ame country, same climate , intertwined people  no cases in Palestine even-though they are more crowded, less developed , have only 9% vaccination , have no lockdowns no masks
Vaccini Covid, Vaia: "Fermiamoci su terza dose e under 12" E SUI RESISTENTI AL COVID ?
Nella campagna paramilitare di vaccinazione con forme di obbligo più o meno palesi e limitanti che tante perplessità anche imbarazzanti, creano da più parti, a fronte della campagna per vaccinare tutto e tutti anche i bambini da 6 a 12 anni emerge il parere del direttore dello Spallanzani che si oppone, non senza basi scientifiche, in particolare alla terza dose nel mentre come emerge da un lavoro pubblicato su NATURE https://www.nature.com/articles/s41586-021-03647-4 da Jackson S. Turner e coll.   si conclude come: Overall, our results indicate that mild infection with SARS-CoV-2 induces robust antigen-specific, long-lived humoral immune memory in humans.

Nell’analisi delle memorie immunologica contro il COVID sviluppata dai colleghi del Mario Negri su questo e altri articoli, emergono altri aspetti rilevanti ai fini delle politiche di contrasto alla pandemia tra cui le dosi di vaccino nei pazienti guariti di cui ha parlato  Vaia in questi giorni https://www.adnkronos.com/vaccini-covid-vaia-fermiamoci-su-terza-dose-e-under-12_5420BQIHj5Sl7PnOcHrS0g?refresh_ce
Scrivono di più e meglio sulla Giornale del Mario Negri come:
Quello che sappiamo ad oggi è che quasi tutti i pazienti convalescenti Covid-19 sviluppano cellule T attivate in risposta all'infezione SARS-CoV-2. Un gruppo di ricercatori svedesi del Karolinska University Hospital ha eseguito analisi immunologiche su oltre 200 persone con Covid-19, molte delle quali con sintomi lievi o asintomatici. L’aspetto più interessante emerso è che i pazienti con Covid-19 grave sviluppavano sia una forte risposta anticorpale che una risposta orchestrata dai linfociti T; mentre quelli con sintomi più lievi non sempre avevano sviluppato una risposta anticorpale. https://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(20)31008-4?_returnURL=https%3A%2F%2Flinkinghub.elsevier.com%2Fretrieve%2Fpii%2FS0092867420310084%3Fshowall%3Dtrue
Nonostante ciò, la maggior parte di queste persone asintomatiche mostrava una marcata risposta dei linfociti T. Inoltre, non erano solo gli individui con Covid-19 confermato a mostrare l'immunità dei linfociti T, ma anche molti dei loro familiari esposti e rimasti sempre asintomatici, suggerendo che la risposta delle cellule T da sola possa conferire protezione anche senza sviluppare anticorpi. A conferma di ciò, la cosa più sorprendente identificata è che circa il 30% delle persone che avevano donato il sangue a maggio 2020, aveva cellule T specifiche per il coronavirus, un numero molto più alto di quanto hanno dimostrato i precedenti test anticorpali.
Queste differenze potrebbero spiegare il motivo per cui alcune persone, pur essendo infettate dal virus, non sviluppano cellule B e quindi anticorpi misurabili nel sangue, ma combattono rapidamente l’infezione mediante una risposta guidata dalle cellule T.

La scoperta più significativa è però emersa da tre lavori indipendenti che sono giunti alla stessa conclusione: anche in circa il 30-40% di persone mai entrate in contatto con SARS-CoV-2 erano presenti delle cellule T in grado di riconoscere ed eliminare il virus. Come è possibile che soggetti mai esposti al virus abbiano nel loro corpo cellule T specifiche in grado di rispondergli?

A fronte di questi dati si potrebbe meglio comprendere la strategia degli svedesi che hanno favorito l’immunità naturale e la vaccinazione degli anziani e dei fragili che qualche successo comincia a dare in un contesto di vita economica e sociale di fatto intatta.
C’è sicuramente da riflettere alla luce di questi dati se non sia il caso di frenare sulla vaccinazione dei guariti da COVID. E ANCHE DA APPROFONDIRE LA POSIZIONE DI QUELLI CHE IL COVID LO HANNO AVUTO ASINTOMATICO E CHE NON PRESENTANO NEANCHE ANTICORPI MA SOLO UNA POTENTE IMMUNITÀ’ CELLULARE, che hanno un sistema immunitario performante che non bisognano di vaccini come i fragili e gli immunocompromessi.
Abbiamo segnalato da tempo che esistono delle procedure di laboratorio per diagnosticare l’immunità cellulare specifica www.cimb.me
Sarebbe il caso che oltre a GREEN PASS, sanzioni, sospensioni , quarantene ecc. si desse una occhiata più attenta al reale stato immunitario delle persone da vaccinare,  e magari da mettere sotto analisi oltre i titoli anticorpali,  proprio per migliorare l'efficienza della campagna vaccinale e mirarla dove c’è un rapporto rischi benefici  utile e non dove non servono  i vaccini  che in compenso qualche problema possono pure darlo e non sempre banale http://www.scienzemedicolegali.it/documenti/ricerca/virtutem-forma-decorat.pdf

Vincenzo Valenzi   16 agosto 2021


VACCINI COVID: LA CURA PEGGIORE DEL MALE?
La domanda si impone dopo la lettura di una ampia rassegna pubblicata sulla rivista di Vaccini   https://ijvtpr.com/index.php/IJVTPR/article/view/23
While the promises of this technology have been widely heralded, the objectively assessed risks and safety concerns have received far less detailed attention. It is our intention to review several highly concerning molecular aspects of infectious disease-related mRNA technology, and to correlate these with both documented and potential pathological effects
Riotimes on line parla diffusamente dell’articolo e lo scenario emergente è piuttosto critico tra le altre complicazione pare ci sia anche quella dei prioni
“..Un articolo pubblicato da J. Bart Classen (2021) ha proposto che la proteina spike nei vaccini da mRNA potrebbe causare malattie simili a prioni attraverso la sua capacità di legarsi a molte proteine conosciute e indurre il loro errore di piegamento in potenziali prioni. Idrees e Kumar (2021) hanno proposto che il componente S1 della proteina spike sia incline ad agire come amiloide funzionale e formare aggregati tossici…
Con la discussa TOSSICITÀ DELLE PROTEINE SPIKE
Sta ora emergendo il quadro che sars-CoV-2 ha gravi effetti sulla vascolarizzazione (disposizione e distribuzione dei vasi sanguigni) in più organi, incluso il cervello…… e nell’ INFARTO Hanno ipotizzato che questi effetti non sarebbero stati limitati alla vascolarizzazione  polmonare. La cascata di segnalazione innescata nella vascolarizzazione cardiaca causerebbe una malattia coronarica e l'attivazione nel cervello potrebbe portare all'ictus. “https://riotimesonline.com/brazil-news/nosubscription/worse-than-the-disease-reviewing-some-possible-unintended-consequences-of-the-mrna-vaccines-against-covid-19/
Il resto, che si può leggere nell'articolo originale e nel report giornalistico brasiliano, dovrebbe consigliare maggiore attenzione ai dati dei primi 8 mesi di vaccinazione di massa in tutto il mondo oltre l’ansia di vincere ad ogni costo la partita con il COVID-19  che, purtroppo rischiamo di perdere, se non guardiamo in faccia le criticità e magari pretendiamo anche il silenzio e la voce unica per non disturbare il conducente e disorientare la pubblica opinione, radiando colleghi, professori, Nobel, oltre che decine di migliaia di operatori sanitari e didattici che temono per la loro salute e che vorrebbero capire meglio il vaccino e le politiche del Ministero che qualche dubbio lo lasciano anche ai vertici  dei centri di ricerca leader,  come per il direttore scientifico dello Spallanzani Vaia sulla vaccinazione a bambini e ragazzi, o a Galli del Sacco di Milano che ha difficoltà a capire la vaccinazione nei guariti che di solito forniscono il loro sangue per i sieri iperimmuni e anche le direttive che sconsigliano  la ricerca degli anticorpi nello screening prevaccinale.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/08/14/inutile-vaccinare-i-guariti-ok-il-pass-con-gli-anticorpi/6291145/?utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Facebook#Echobox=1628935937-1
La preoccupazione che lo scudo vaccinico sia malmesso è emergente e da più parti si pensa alla terza dose del vaccino in poco meno di un anno …non è troppa grazia ?
In Europa la situazione presenta tante luci e qualche ombra così come nell’altro emisfero dove il confronto tra paesi ad alto tasso di vaccinazione come il Cile e a basso tasso come il Sud Africa presentano risultati paradossi con i paesi con meno vaccinati che hanno un tasso di nuove infezioni più basso https://www.meteoweb.eu/2021/08/covid-europa-mortalita-piu-alta-nei-paesi-con-piu-vaccinati/1714105/
D'altronde il confronto tra l’estate 2020 e 2021 è purtroppo a favore del 2020 e di molto .  Sulla gravità della malattia nei vaccinati (e quindi la protezione del vaccino dal rischio di  finire ricoverati in ospedale ) sempre qualche considerazione vale il caso senese e quello inglese che da una prevalenza di ricoveri e decessi nei vaccinati. Sarebbe auspicabile che una circolare pugliese che indirizza i covid positivi vaccinati nei reparti ordinari in quanto poco contagiosi sia un falso, o peggio solo un figlio della voglia di dare risultati rassicuranti sui rapporti tra ricoverati vaccinati e non vaccinati che in Israele preoccupano molto https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/08/11/news/covid-israele-travolto-dalla-delta-il-dato-che-allarma-la-maggior-parte-dei-ricoveri-e-vaccinato-1.40590285  
A fronte di questi dati,  insistiamo sul GREEN PASS che da false sicurezze di purezza virale e buttiamo in mezzo a una strada migliaia di docenti e sanitari che sono di sana e robusta costituzione avendo mediamente resistito a 18 mesi di COVID spesso in prima linea come i sanitari? (una volta eroi e adesso trasmutati in disertori del vaccino). I dati Sudafricani  quelli svedesi e i recenti dati inglesi suggeriscono maggiore riflessione sulle  tetragone  strategie di contrasto al COVID.
Rispondendo a diversi commenti di amici e lettori che rilevano la vaghezza delle mie posizioni a fronte delle certezze PRO E NO VAX , vorrei dire solo che la lotta contro il COVID  è  dura e sanguinosa e proprio per questo bisogna seguirla con attenzione non partigiana né tanto meno mercantile o peggio politica.
C'è bisogno di grande rigore scientifico e di guardare la realtà di questo grandissimo esperimento di massa con un miliardo e oltre di persone coinvolte   su cui apprendere in fretta le lezioni che la pandemia e il virus ci danno nei vari test, che sono in corso nelle varie nazioni, imparando una dall’altra. Oltre l'alfabeto greco delle varianti c'è in gioco la salute del villaggio globale che mai come in questo caso è stretto nella morsa del virus  e del clima che fa i capricci, come gli  uomini accecati dalle logiche del mercato e del profitto dimentiche dell'interesse pubblico e della salute come la vicenda del Morandi ci ricorda ancora oggi.

14 agosto 2021 Vincenzo Valenzi

L'ENIGMA DELLE REINFEZIONI NEI VACCINATI E NEI GUARITI DI COVID
Qualche luce viene dal lavoro di Zhang e coll. che mette in luce un meccanismo herpes simile di reinfezione endogena anche per il COVID

SARS-CoV-2 RNA reverse-transcribed and integrated into the human genome

Ne ha parlato in una recente intervista nell'ultima DOMANDA IL PROF. TARRO Un vaccino a RNA messaggero può alterare il DNA cellulare?

Si, trascrivendo le sequenze virali integrate nel genoma mediante una trascrittasi inversa (t.i.) delle cellule o una t.i. di un HIV e queste sequenze di DNA possono essere integrate nel genoma cellulare e la loro espressione è stata indotta con una infezione da COVID-19 o da una esposizione alla citochine nelle culture cellulari suggerendo un meccanismo molecolare per un retro-integrazione di COVID-19 nei pazienti


Questo dato emergente merita grande considerazione nel momento in cui con il vaccino si potrebbe attivare uno scenario simile a quello sopra descritto in particolari condizioni, aiutando forse a capire il paradosso delle infezioni nei vaccinati, oltre varianti  e fallimenti,  che raggiungono livelli sempre più preoccupanti e non solo in Israele e Gran Bretagna http://www.uniglobus.it/global-news-1.html

Forse è saggio quanto scrive Zangrillo sulla necessità di abbassare le campagne di pubblicità e progresso, con carote e bastoni che poco si addicono al mondo della cura, che dovrebbe  essere consensuale e tenere conto dei dati che ci  informano che, purtroppo,  i vaccini anti covid,  sono uno scudo malandato ed ancora poco noto a parte i miracoli nel loro sviluppo https://corrieredisiena.corr.it/news/siena/28241917/coronavirus-siena-bruno-frediani-scotte-sette-vaccinati-polmonite-numeri-attesi-vaccini-funzionano.html

Tutto ciò dovrebbe consigliare prudenza in generale e in particolare sui bambini come ricorda Vaia


Quindi rifletterei sulle scelte di bastonare le decine di migliaia di operatori sanitari docenti e cittadini sulla base di una difesa della salute pubblica dal covid via vaccini che palesemente è insufficiente, a parte i proclami aziendali  che si scontrano con i dati pesanti di interi paesi, ultimi gli Stati Uniti che in un rapporto scrivono tra l'altro:

What is added by this report?

In July 2021, following multiple large public events in a Barnstable County, Massachusetts, town, 469 COVID-19 cases were identified among Massachusetts residents who had traveled to the town during July 3–17; 346 (74%) occurred in fully vaccinated persons. Testing identified the Delta variant in 90% of specimens from 133 patients. Cycle threshold values were similar among specimens from patients who were fully vaccinated and those who were not.

12 agosto 2021 Vincenzo Valenzi
ISRAELE GRAN BRETAGNA E LA CRISI DEI VACCINI. CHE FARE ?
“I dati di Israele sulla diminuzione dell'efficacia del vaccino nel prevenire il covid sintomatico lasciano stupiti tutti. Se fossero veri allora il numero di nuovi positivi dovrebbe essere molto più alto. I nostri dati invece concordano con quelli inglesi: il vaccino è efficace per l′88% nel prevenire la malattia sintomatica”. Pierangelo Clerici - presidente dell'Associazione microbiologi clinici e membro del comitato tecnico scientifico della Lombardia - fa chiarezza sui dati che sono usciti in Israele sull'efficacia dei vaccini mesi dopo l’immunizzazione. E sottolinea come i dati dell’Italia siano in linea con il modello inglese.
Le nuove statistiche del Ministero della Salute israeliano hanno indicato infatti che, in media, “il vaccino Pfizer - somministrato a quasi tutta la popolazione del Paese - è ora efficace solo per il 41% nel prevenire il Covid sintomatico”. La percentuale si ferma al 39% se si valuta invece la prevenzione del contagio. https://m.huffingtonpost.it/entry/clerici-i-dati-israeliani-non-ci-devono-far-paura-in-italia-il-vaccino-e-efficace-all88_it_6113c904e4b0d69359790406?utm_hp_ref=it-homepage
Quanto i  dati dell’Italia siano in linea con il modello inglese, sarebbe da verificare meglio alla luce del report governativo  dove tra l'altro si legge al punto 32

"La ripresa sia dei ricoveri che dei decessi è dominata da coloro che hanno ricevuto due dosi del vaccino, rappresentando rispettivamente circa il 60% e il 70% dell'ondata."   
32. The resurgence in both hospitalisations and deaths is dominated by those that have received two doses of the vaccine, comprising around 60% and 70% of the wave respectively. This can be attributed to the high levels of uptake in the most at-risk age groups, such that immunisation failures account for more serious illness than unvaccinated individuals.

In  piccolo, anche da noi, le cose da qualche parte come Siena, sembrano dare dati simili

Davanti a questi dati, non vorrei insistere, ma forse sarebbe bene riguardare le strategie di contrasto al covid e alle sue varianti, dal Green Pass che oramai  va in disuso non garantendo granchè come la vicenda del ristorante pescarese con 11 dipendenti su dodici positivi dopo doppia vaccinazione (l'unico negativo non era vaccinato), o meglio l'obbligo vaccinale con penalità per sanitari e docenti che resistono ancora numerosi a rischio dell'economia familiare e non solo e forse non solo per capriccio o ignoranza, ma per legittimi timori a fronte delle reazioni avverse e dei dati emergenti da Israele Gran Bretagna e anche da noi.

Di fatto la  corsa alla vaccinazione e alla ambita immunità di gregge si scontra con i dati citati sopra.

L'altra domanda critica è questa:
le nuove infezioni da Covid nei vaccinati sono dall'esterno  con varianti e fallimenti vaccinali puri  o potrebbero anche essere endogene come nel caso degli Herpes che una volta entrati si incistano nei cromosomi e si riorganizzano in qualche modo quando le condizioni lo permettono, attaccandoci dall'interno.

Pare che esistano tutte e tre  le possibilità e non sappiamo quale di queste è la meno peggio. Non basta escludere l'infezione endogena a priori, come pare poco adatto trascurare la immunità anticorpale e quella cellulare che in Inghilterra è posseduta dal 40% dei ragazzi, che forse ci sono anche da noi (ma non sono studiati, e non avrebbero tutto questo bisogno di un vaccino essendo già protetti).
Come i guariti che se ho capito bene in Israele vanno via liberi senza altre misure ,mentre da noi si insiste per vaccinarli con una  e forse anche con due dosi.

Infine forse  e mi ripeto, sarebbe il caso di fare una missione del nostro CTS  e del MInistro a Stoccolma a vedere come vanno le cose da quelle parti,  dove pure hanno sofferto,  ma pare che stiano avvicinandosi a quella immunità naturale e vaccinata (su anziani e fragili) che gli fa vivere dopo la lunga notte invernale del COVID una estate tranquilla con dati invidiabili di cui vedo che si parla poco o niente.

A Napoli mi diceva Emilio del Giudice consigliano questo: QUANDO VAI DI FRETTA RALLENTA .

Meno decreti e DPCM  una consultazione non televisiva della Comunità scientifica, una maggiore attenzione ai successi vari dichiarati e da verificare con le nostre tante università tra cui l'ultima nata da Roma da parte del prof. Bizzarri che sta testando  un tampone a 1 euro http://www.strettoweb.com/2021/08/covid-bizzarri-sullinutilita-del-green-pass/1224713/
e altre cose di cui parlerà anche domani sera a Firenze Luc Montagnier che forse meriterebbe anche di essere sentito, senza ciglia aggrottate, in fondo è un Nobel anche lui.

11 agosto 2021 Vincenzo Valenzi
CRITICITÀ VACCINALI IN UK
Un interessante documento del Governo inglese che in tanti fanno finta di non conoscere. La ripresa sia dei ricoveri che dei decessi è dominata da coloro che hanno ricevuto due dosi del vaccino, rappresentando rispettivamente circa il 60% e il 70% dell'ondata. Ciò può essere attribuito agli alti livelli di assorbimento nei gruppi di età più a rischio, in modo tale che i fallimenti vaccinali rappresentano malattie più gravi rispetto agli individui non vaccinati.
Ciò mostra che la maggior parte dei decessi e dei ricoveri in una rinascita post Roadmap sono in persone che hanno ricevuto due dosi di vaccino, anche senza che la protezione del vaccino diminuisca o emerga una variante che sfugge ai vaccini. Leggetelo se potete. Riporto qui solo il punto 32 e 56.

clicca per il link:

clicca per il documento:


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ADDIO FRANCO SERRA

Se ne è andato in Cielo  con il Green Pass il fraterno amico e Comandante Maresciallo Franco Serra un anno dopo la scampagnata sul mare di Alghero sul suo cabinato dove lo vediamo in grande forma, benchè colpito da tragedie familiari, che ne avevano ferito l'orgoglio e la fiducia.

Ci eravamo conosciuti sulle impervie frontiere dell'innovazione kafkiana, ed era nata una amicizia alimentata dall'arruolamento da lui impostomi, sul fronte del lager  di Ittiri, di cui da maresciallo dei carabinieri in pensione, seguiva la vicenda con turbamento e scandalo.

Un uomo allegro, un grande amico, un grande padre di famiglia.

Di recente mi chiese che fare  sul vaccino

Non gli risposi chiaramente temendo qualche rischio per la sua situazione di salute.

Oggi Marina che era in barca con noi, mi ha dato la tragica notizia della morte di Franco per ictus 1 mese dopo il vaccino.

Ieri ho appreso di un altro amico salvatosi dopo il vaccino con la trombolisi. La statistica tra gli amici, con la trombosi all'occhio  la perdita della vista di un'altra amica, comincia ad andare oltre il caso.

Tutti ultrasessantenni. Con vaccino a vettore virale, anche se le notizie sull'altro non sono neanche tanto tranquille come ci dice Israele, e la vicenda che ha visto precipitare in Cielo un farmacista brillante e caro amico su cui si attende l'esito delle indagini.

Una serata triste ricordando l'amicizia e la bella giornata di mare con Franco Serra che ricordiamo come esempio di forza e di lealtá alla Famiglia agli amici e allo Stato che ha servito fedelmente.

Prato 10 Agosto 2021
Vincenzo Valenzi

Professore, la prima domanda è scontata: quanti vaccinati?
“Tra i ricoverati sette hanno completato il ciclo vaccinale”.

Quindi purtroppo i vaccinati sono gravi anche da noi,  non solo con sintomi leggeri (mentre nella maggior parte  i non vaccinati erano tutti gravi).
Non è una gara a lui é peggio di me in formato vax, sono dati emergenti che ci dicono che purtroppo il vaccino e il GREEN PASS,  non solo non proteggono dalle infezioni,  ma neanche dall'aggravamento, dalle terapie intensive e come si sà dalla morte diretta per vaccino anche se le correlazioni non sono sempre certe al 100%


Dopo aver messo in protezione agee' e fragili, la domanda sui rischi benefici per i giovani e in particolare per gli adolescenti si pone e Paesi come la Germania e la Gran Bretagna , leader industriali nella produzione  di vaccini, se la stanno ponendo, mentre altri Paesi vanno dritti all'obiettivo di vaccinare anche gli adolescenti https://www.huffp.st/cN0R9hW
In merito Viner ha scritto dal fronte britannico:
«Sappiamo che circa il 40% degli adolescenti ha già sviluppato gli anticorpi contro il covid, e ciò significa che si sono infettati durante il primo anno di pandemia», spiega Viner. La maggior parte dei ragazzi contrae il covid in forma leggera o asintomatica: in Italia su oltre 100.000 pazienti deceduti per covid appena 19 erano minorenni (lo 0,02% del totale), e nella maggior parte dei casi si trattava di giovani con patologie pregresse.   https://www.focus.it/scienza/salute/adolescenti-vaccino-anticovid-si-o-no? - Focus.it

Sarebbe interessante studiare quanti adulti si sono immunizzati e sono dotati di anticorpi e/o di immunità cellulare contro il COVID.. e se potrebbero fare a meno di vaccino.

 Pare paradossale che i ragazzi che corrono pochi rischi anche quando si infettano, debbano vaccinarsi con quote rischi basse ma neanche tanto e in particolare con sviluppi a medio lungo termine ignoti che scopriremo solo vivendo.....come si è visto con astra zeneca.

Nel dibattito ci sono molte posizioni come è bene che sia nella scienza medica, anche se i toni non sono sempre adatti ad un dibattito scientifico e quindi ragionevoli posizioni di un collega americano Mc Culloug vengono marchiate come  scientificamente false  https://facta.news/notizia-falsa/2021/08/09/le-affermazioni-di-peter-mccullough-sui-vaccini-le-varianti-e-limmunita-da-covid-19-sono-scientificamente-false/  
come i dati di un lavoro pubblicato su VACCINE  di cui  è stato chiesto il ritiro con dimissione di due membri dal comitato editoriale, o le posizioni di Luc Montagnier che sarà a Firenze il 12 agosto, che qualche timore scientificamente non infondato esprime dall'alto dell'età e dell'esperienza.  https://www.romadailynews.it/0-copertina/montagnier-vaccinazione-di-massa-causa-varianti-0575074/

Il timore che i vaccini anticovid siano una pallottola spuntata che crea varianti e importanti reazioni avverse si va generalizzando e adesso vaccineremmo i bambini e adolescenti per proteggere genitori e nonni vaccinati.....?!?!

Alcuni dati critici da Israele e altri paesi che avevano anticipato i dati senesi si trovano sulla pagina  http://www.uniglobus.it/global-news-1.html

Ne possiamo parlare o disturbiamo il conducente?

Che ci dispiacerebbe se ci portasse nel burrone.

I dati di Siena dalla terapia intensiva e di TelAviv ci dicono che forse bisogna rallentare, fermarsi e analizzare più freddamente i dati. Tra cui le scelte del Green Pass, l'obbligo, la terza dose che, come la seconda, pare proteggere poco con i primi contagiati in terza dose  in Israele ci indicano.

Nel villaggio globale mentre noi corriamo pericolosamente verso la terza dose e la vaccinazione dei bambini e adolescenti, sulla riva sud  del lago salato mediterraneo i fragili e gli anziani sono senza vaccino...dove forsec servirebbe e lo farebbero senza la carota del green pass.

Mentre in Francia e Italia nei week end le piazze si accendono di focolai di tensione sociale che esprimono dubbi, malesseri e timori che non è saggio sottovalutare e banalizzare  https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cronaca/2021/08/07/contro-il-green-pass-manifestazioni-in-tutta-italia_ae391c00-558b-4f07-935d-e83747200028.html

le grandi questioni scientifiche mediche ed epidemiologiche, aprono voragini che richiedono una revisione urgente delle scelte tetragone e limitanti, tenendo conto che  che forse è bene che si riguardi il modello britannico di liberi tutti dal 19 luglio e in particolare quello  svedese che  fin dall'inizio della pandemia ha molto da dirci su come giocare la partita con Il COVID

Oltre a spingere sulle terapie da validare e sviluppare che puntano alla sconfitta del virus, dal siero iperimmune di De Donno,  agli anticorpi monoclonali dove l'Italia e la Toscana in particolare con la Kedrion del Gruppo Marcucci della lucchesia,  può dire e fare  molto; alle terapie di potenziamento del sistema immunitario, alle terapie di gestione delle infezioni oramai evolute rilanciando la terapia di precisione personalizzata al centro di nuovi programmi di ricerca delineati da Cambridge in una recente conferenza sul passato e il futuro della medicina https://hi-in.facebook.com/tmcalumnilive/videos/862934924647543/?fref=mentions&__tn__=KH-R

Che deve affrontare oltre al COVID le reazioni avverse ai farmaci che solo negli USA hanno mietuto lo scorso anno  93000 morti come ricorda Richard Branson in un suo post

9 agosto 2021 Vincenzo Valenzi
7 august 2021 - Vincenzo Valenzi

FREEDOM AND MANDATES
A basic justification for vaccine mandates is that your freedom doesn’t include the freedom to endanger the rest of your community. The principle is a bedrock of democratic philosophy and the American legal tradition, with courts applying it to a variety of contexts including public health.

WHAT PROTECTION IF IN ISRAEL WE HAVE THIS DATA

95% des cas graves sont vaccinés
85-90% des personnes hospitalisées sont totalement vaccinées



We  must look real  data everywhere, beyond  the wish to do something that could be also  dangerous for health https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/vaccines/expect/after.html

and society as for green pass

7 august 2021
Vincenzo Valenzi
ISRAELE 84.5% OF NEW INFECTIONS HAD BOTH SHOTS.
Da noi sarebbero con lasciapassare GP liberi di contagiare e di fare la morale

Si consiglia di dare una occhiata ai numeri che smontano molte teorie tra cui quelle del ministro Blanquer che con il suo ottimismo vaccinale non convince LE MONDE https://www.lemonde.fr/les-decodeurs/article/2021/07/29/peut-on-transmettre-le-covid-19-en-etant-vaccine_6089910_4355770.html

Una utile analisi della situazione viene da Pregliasco che prevede una situazione simile a quella di TelAviv anche per l'Italia.

All'alba del GREEN PASS obbligatorio su molti teatri questi dati potrebbero far riflettere i comandi vari impegnati nelle operazioni di lotta al COVID

A parte le intemperanze dei fratelli d'Italia che antistoricamente prendono in mano la lotta per la libertà, con iloro nuovo teorico, il vecchio filosofo Cacciari, come segnalato da più parti con partecipazioni del mondo a 360 gradi e non solo in Francia, con l'opposizione di sinistra che ha fatto ricorso alla suprema corte contro il lasciapassare green, anche il primo ministro belga ha bloccato il Green Pass nelle  sue espressioni critiche

Per non parlare del Primo Ministro britannico che ha dato il libero tutti dal 19 luglio, o la Svezia che il liberi tutti controllato lo ha avuto sempre e i numeri cominciano a dargli ragione con una società libera forte che come tutti ha pagato il prezzo al Virus senza logorare economia e vita individuale e sociale.

Mentre le piazze in tutta Italia con toni più o meno accesi, si riempiono in questa calda estate, con rischi per la tenuta di migliaia di famiglie, di aziende e della stessa sicurezza nazionale, con milioni di italiani senza lasciapassare GP esclusi da molte forme di vita sociale e lavorativa, sull'altare di una minaccia di  contagio che come silegge sopra chiaramente, viene da tutti anche dai titolari del GREEN PASS (tra i quali chi scrive).
Come mi diceva il mio amico ebreo che mi ha fornito i dati israeliani, chi può avvisare il generale che sta mandando le sue truppe verso  una nuova Waterloo?

Da domani come diceva con la sua entusiastica  finezza un tale, milioni di italiani saranno come i sorci in trappola. Come si è visto in Israele in Cile e altrove senza grandi effetti sui contagi che sono portati spesso dai vaccinati in doppia dose.

Molti soffriranno e accetteranno,  qualcuno protesterà anche sopra le righe e la salute pubblica ne guadagnerà o ne perderà con tutta l'economia.

Una domanda per i nostri esperti vari e per i vari comandi che sarà bene guardino i dati e i danni attesi da decisione i che disarticolano il nostro vivere.

5 Agosto 2021 Vincenzo Valenzi

IL MODELLO ISLANDESE DA MEDITARE PER LA LOTTA AL COVID
E SULL'OBBLIGO DEL GREEN PASS

Dopo il caso della  QUEEN ELIZABETH e della Vespucci , dopo il caso del matrimonio di Reggio tutto con Green Pass e contagi

Dopo la crisi delta inglese e israeliana, il caso dell'Islanda dove il 100% circa è vaccinato (sopra i 16 anni), fiduciose di aver risolto il problema, le autorità il 26 giugno hanno revocato tutte le restrizioni anti-Covid, riaperto tutti i locali e dichiarato la fine dell’emergenza.
Adesso, però, in pochi giorni la situazione è precipitata. Dal 20 Luglio è iniziata una nuova ondata che in pochi giorni si è già rivelata la più intensa dall’inizio della pandemia. Nell’ultima settimana in Islanda ci sono stati 869 nuovi casi di Covid-19, un picco che non era mai stato raggiunto prima nel Paese.

L’epidemiologo Gudnason: “vaccini non funzionano come pensavamo"

Una riflessione maturata anche a Tel Aviv dove sono passati alla terza dose di vaccino con paradossale aumento dei prezzi.

Certamente questi e altri dati ci indicano che il vaccino, purtroppo, non c'è la fa a fermare i contagi .

Fortunatamente pare che la variante delta non sia letale
Anche se ne possono emergere di più aggressive.

Visto che come si sa ci regoliamo alla luce dei dati  emergenti locali e internazionali, NON SARÀ IL CASO DI RIVEDERE IL GREEN PASS E LE POLITICHE DI OBBLIGO DEI VACCINI che paiono sempre più una pallottola spuntata?

Sul che fare  per fronteggiare il Covid ho già scritto in questi giorni
commentando le posizioni di Fauci sempre sui vaccinati che possono contagiare http://www.uniglobus.it/global-news-1.html .
Certamente la crisi è grande e il coraggio necessario per  correggere così grandemente il tiro sarà ancora più grande.

Ma abbiamo alternative ad oggi ad una gigantesca Islanda dopo che avremo messo a fuoco e fiamme il Paese? O sarà  il caso di studiare ancora e ancora il modello svedese e volendo anche quello inglese di liberi tutti con prudenza, gestendo le criticità emergenti come sappiamo fare dopo 18 mesi di lavoro.

Mobilitiamo tutte le forze scientifiche e industriali che hanno know how  per stroncare il covid in tutte le sue varianti, dai sieri ipeirimmuni agli anticorpi monoclonali dove la stessa Toscana è leader.
Valorizziamo le migliori cure emerse dalla medicina territoriale validandoli in test controllati se serve ma andando a vedere i risultati effettivi retrospettivi (anche a questo servono le università pubbliche).

Sviluppiamo la terapia di precisione personalizzata, la farmacogenomica e la farmacoelettrodinamica di cui ha parlato da Cambridge    Madan Tanghavelu ricordando il padre Mahalingam grande patologo indiano di cui gli allievi hanno festeggiato  i 100 anni dalla nascita  

La partita con le nuove e vecchie malattie infettive si è riaperta.

Le sconfitte servano a rilanciare il ragionamento clinico e la ricerca fondamentale,  oltre l'ansia e la fretta di risposte politiche elettorali  e di sviluppi borsistici che, viste le potenze in gioco per pericoli, potrebbero ben competere con la potenza nucleare .

In Islanda si sentono andati fuori strada, sarà forse il caso che anche noi tiriamo un po' il  freno e si riesamini il da farsi .

2 agosto 2021 Vincenzo Valenzi
CRISI GREEN PASS Fauci: "I vaccinati possono infettarsi con variante Delta, anche se raro. Stesso livello di virus dei non vaccinati"
“È improbabile che una persona vaccinata, seppur positiva, vada in ospedale o muoia. Ma se un vaccinato si infetta, può trasmettere il virus a persone fragili o a bambini non vaccinati

Lo dice Fauci proponendo una vasta campagna di vaccinazione per alzare uno scudo vaccinico contro la circolazione del virus. Nel frattempo con una vasta diffusione del  COVID E DELLE SUE VARIANTI anche tra i vaccinati  emerge la questione della protezione dei fragili  e come si evince non basta la vaccinazione (almeno per adesso).
Sul timore che lo scudo vaccinale possa essere bucato da nuove varianti, Fauci ci dice “La variante Delta è qui, se arriviamo all′85-90% di popolazione vaccinata, la variante Delta non avrebbe molti posti in cui andare. Ora, per fortuna, abbiamo abbastanza persone vaccinate e tra loro non avremo un’ondata. La gente non si rende conto di una cosa: finché c’è circolazione elevata del virus, diamo al virus la chance di variare ancora di più e rischiamo una variante peggiore della Delta, una variante che nemmeno i vaccinati potrebbero gestire”.

Sulle dinamiche di sviluppo delle varianti ci sono varie ipotesi alcune delle quali facendo una similitudine con i batteri e gli antibiotici, considerano come sia forse proprio il vaccino a facilitare l'emergenza di nuove varianti resistenti allo stesso. Ne ha parlato Marco Cosentino  farmacologo dei Laghi
Il Francese teme problemi non solo a breve ma a lungo termine https://youtu.be/MY5SwqrA88k

Qualche preoccupazione la esprime anche Lo Palco che  ci dice altre  cose su cui riflettere sui vaccini per i giovani che sarebbero buttati
https://www.huffp.st/oVBvxwZ  Una posizione forte,   ma di una certa logica, inficiata dall emergere di  nuovi ricoveri  tra i giovani che forse in preda alla paura che sconfina in veri e propri attacchi di panico, nonostante siano forti immunologicamente, rischiano sotto il peso di pressione mediatiche allarmistiche (Vespa scriveva  terroriste) di franare a fronte di un contagio con il virus su stati di agitazione che disarticolano il sistema cardio respiratorio e immunitario con conseguenti disastri giovanili virali.

Il tentativo svedese, con tutte le sue criticità, dovrebbe dirci qualcosa con una società vigile e attenta agli sviluppi  che non ha mai smesso di vivere libera, anche se nella prudenza delle crisi virale. Come le stesse super feste calcistiche interiste napoletane e italiane che hanno evidenziato modeste o nulle crescite di contagi e malattie nelle popolazioni coinvolte.
Adesso che siamo alle prese con la variante Delta, con le sue insidie, anche alla luce di quanto riferito da Fauci, ci  sarebbe da rivedere le strategie di contenimento del COVID annullandosi di fatto l'effetto teorico  GREEN PASS che purtroppo non è palesemente in grado  in grado di proteggere i fragili  e i predisposti all'infezione virale dei vaccinati che si contagiano e sono contagiosi.

Qualcosa è cambiato come ha detto Fauci e bisogna ripensare  a nuove strategie,  dalla revisione del Green Pass, all'obbligo vaccinale di fatto per i sanitari e altri  soggetti   che si vorrebbero vaccinati per andare a lavorare. Purtroppo come dice Fauci essere  vaccinati non protegge dal virus e in particolare dalla contagiosità dei vaccinati.

Che fare mi domanda la Collega Rosanna Cerbo? Non ho una risposta  chiara, ma qualcosa si può abbozzare
1) ci sarebbe da fare una seria analisi dell'esperienza altre come quella svedese e adesso anche quella inglese che vanno in direzione di apertura  della vita sociale a 360 gradi con le prudenze del caso tra cui le vaccinazioni.
2) analizzare a fondo l'esperienza israeliana e cilena  dove i tassi di vaccianzione sono altissimi e il tasso di nuovi contagi  pure (in particolare in Cile dove è inverno)
3) Studiare più intensamente i meccanismi di difesa immunitaria che caratterizzano i resistenti al COVID che lo hanno sconfitto senza spesso neanche manifestazioni  anticorpali grazie alla famosa  immunità cellulare che non si riesce a fare nei nostri laboratori benché sia disponibile da qualche mese sul mercato http://www.cimb.me/;
4) Spostare gli anziani e i bambini predisposti da aree inquinate in aree marine e montane sul modello cinese toscano che spostarono  la popolazione cino-pratese sull'appennino toscano, o sul modello della vecchia cura della tubercolosi con il rilancio delle zone di climatiche.
5) Potenziare la ricerca delle terapie verificando le tante esperienze sul campo che paiono dare risultati utili, dalla siero iperimmune di De Donno alle molte altre terapie preventive e terapeutiche che vengono riferite da valorosi medici che non possono essere maltrattati perché violerebbero protocolli compassionevoli e purtroppo non sempre efficienti come la prima fase  del COVID ci ha dimostrato. Le università con i loro comitati etici potrebbero ben estendere i nuovi modelli di sperimentazione  oltre i  farmaci dei grandi gruppi, che in questo caso non sono andati benissimo ....

Come dice il capo della prevenzione svedere Tegnell, https://www.tellerreport.com/news/2021-07-27-tegnell--restriction-relief-can-be-paused.S1xOOT10AO.html che si è assunto un grande peso tenendo con prudenza  libera la Svezia, la partita con il virus è lunga e ci vorrà meno spada e più società per vincere la sfida che è tra il sistema immunitario individuale e potremmo dire sociale  e il virus, che purtroppo non è il primo nè sarà l'ultimo
Anche i Britannici si muovono in questa direzione  dove con un grande livello di vaccinazioni si trovano alle prese con un picco di contagi e di ricoveri  a fronte dei quali hanno deciso di riaprire tutto se non ora quando come diceva il nuovo MInistro della Sanità inglese

Dopo i fasti di Schengen e della libera circolazione, ci avviamo ad un periodo di nuove frontiere nazionali e paesane con il nuovo  passaporto per andare al bar, e le liste degli untorelli potenziali da  isolare e tenere  al bando,  quando i  dotati del passaporto verde possono andare in giro a contagiare allegramente,  essendo come ripete Fauci,  contagiabili e contagiosi.
Si ripensi alla luce di queste evidenze americane  sulle strategie di contenimento della Pandemia  dal Green Pass alla sospensione dei sanitari, che  non sono pochi (18.000 solo in Piemonte ) ne insipienti,  essendo gente quanto meno del mestiere, e che in genere sono in grado di fare una analisi del rischio beneficio individuale e sociale lavorando in prima linea da sempre e anche adesso sul COVID.

La Sinistra francese da Melanchon ai Socialisti ai Verdi sotto la pressione del popolo francese si va opponendo al fragile Cesare gallico e al suo Green Pass. Non è una questione di destra o sinistra è una questione di salute pubblica ,  di economia sociale e di sicurezza nazionale, che  sono a rischio e che richiedono misure  più ponderate e meno decreti e DPCM, come ha ricordato il Presidente Mattarella.

29 Luglio 2021 Vincenzo Valenzi
BRITANNICI E SVEDESI LIBERI E NOI ..IN GUERRA SUL GREEN PASS ?!?  E GIU' CONTRO I SANITARI PREOCCUPATI, GIA' EROI CONTRO IL COVID 19....
Mentre in Svezia da sempre libertina i contagi e i morti vanno verso zero, mentre in Gran Bretagna  dopo il freedom day del 19 luglio i contagi crollano a farci pensare sull'importanza della normalità sociale per vincere il virus, che dilaga nella paura sociale e individuale che destabilizza il sistema psicofisico e immunitario fino agli attacchi di panico che disarticolano il sistema cardiorespiratorio
mentre  sempre più chiaramente la narrativa  della protezione del vaccino dal contagio dei fragili frana sotto il peso dei numeri cileni israeliani britannici ecc.  che documentano che ahimè i vaccinati possono infettarsi e quindi contagiare e speriamo non ammalarsi gravemente e  a morire ma anche quello non è,  con statistiche alla Trilussa di contro-consolazione, una parte della società  dice NO   e tra questi  ci sono in Piemonte 18. 000 sanitari  che, si vuole sperare, sappiano quello che fanno,  forse più dei molti pasdaran che dai giornali e dalla TV danno lezioni di medicina, sulla scia di autorevoli colleghi che dimostrano una certa malizia dialettica  eccessiva, dando lezioni di tempistiche di un vaccino  emergenziale e/o condizionato che ovviamente non risponde ai requisiti classici di studio dei vaccini che normalmente richiedono dieci anni e che per l'emergenza sono stati compressi in un anno con le molte obiettive  ombre sui prodotti   come le vicende dei vaccini  a vettore virale anglo svedesi e americani ci hanno mostrato e come una recente dichiarazione di un farmacologo lombardo ha messo in evidenza sul rischio che vaccinando durante la  pandemia si alimentino le varianti
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/28119057/coronavirus-professore-farmacologia-contro-eccesso-vaccini-aiutano-ma-non-attenuano-carica-virale.html  come aveva segnalato da tempo Luc Montagnier che ritorna sui rischi genetici  a lungo termine in particolare per i giovanissimi che si vorrebbero vaccinare con vaccini a m-RNA  https://youtu.be/MY5SwqrA88k  e su cui esiste la perplessità e la prudenza di importanti paesi europei, che cominciano a guardare all'esperienza svedese con maggiore attenzione visti i dati di una scelta di libertà controllata e pagante  vedasi i grafici tendenti a zero per contagi e morti in questa pagina FB di Alessandro Negroni  https://www.facebook.com/100009797323920/posts/1544992985837264/ .

A fronte di questi dati felici e liberali  anglo svedesi (nonostante i dati duri dell'ultimo anno ) , lascia perplessi il tetragono decisionismo gallico imitato a ruota da Roma, dove benché il Presidente dell'Ordine dei Medici si sia domandato a che serve il green pass e peggio le sanzioni gravi ai medici non vaccinati rei di contagiare i malati, quando i vaccinati si contagiano in gran numero e possono contagiare con tanto di green pass in tasca specie se asintomatici e quindi in un  incognito  con passaporto  https://www.romait.it/magi-presidente-ordine-medici-vaccinati-contagiano-come-non-vaccinati-allora-il-green-pass.html  .

Il male c'è stato e c'è sotto nuove varianti pericolose come accade per i batteri resistenti agli antibiotici dopo uso improprio degli stessi.

Forse sarebbe stato meglio prestare attenzione maggiore alle esperienze utili provenienti dal mondo medico  che segnalano risultati positivi, come quelli con il siero iperimmune che tra Mantova e Pavia sembrava dare ottimi risultati, con Ospedali e università coinvolte, ma si è preferito mandare i NAS  INVECE DI MANDARE RINFOZI PER STUDIARE LA TERAPIA CHE SI PRESENTAVA PROMETTENTE, nel mentre si è fatto veramente di tutto di più in "via compassionevole" , .

Anche qui la malizia dei sacerdoti di Guerra ha fatto il suo, con una applicazione dei regolamenti, che ha portato all'umiliazione e alla disperazione il Dr De Donno,  protagonista  di questo tentativo, spinto a  dimettersi da primario  con conseguente  suicidio nell' imbarazzata minimizzazione degli organi di informazione.

Operazioni simili sono state fatte contro il direttore di Malattie infettive di Marsiglia prof.Didier Rault, sulla base di logiche burocratiche che con la scienza non hanno sempre molto a che fare, mentre come le vicende di Poggiolini De Lorenzo Guerra e C. Ci insegnano potrebbero avere a che  fare con altre valutazioni  http://www.uniglobus.it/inchieste-virali.html .

La tragica scomparsa del dr Giuseppe De Donno "colpevole" di aver promosso una terapia vecchia di 100 anni economica e pare efficiente, deve farci riflettere a tutti nel nostro bel mondo ricco e sensibile un po' troppo al mercato.

Se per parlare e lavorare su certi temi scientifici  bisogna andare nell'ex Unione Sovietica o in Estremo Oriente, dove fortunatamente sul piano scientifico e tecnologico,  sono secondi a nessuno,  https://www.vglobale.it/?s=award+benveniste, c'è da pensare MOLTO ATTENTAMENTE,  in particolare quando si alimentano di fatto  "allegramente", con battute di dubbio valore scientifico ed etico, tensioni sociali esplosive,  non potendo pensare che si può mettere con le spalle al muro centinaia di migliaia di lavoratori professionisti e famiglie  che dovrebbero cedere ad un TSO (è di questo che si tratta anche se coperto di artifici e verdi passi) che sulla base di dati palesi, https://www.corrierenazionale.net/g-20-ambiente-covid-e-la-quinta-rivoluzione-industriale non salvano purtroppo la Salute pubblica, che viene minacciata e anche di più  da queste varianti e dai vaccinati che possono ancora ammalarsi e andare a giro ovunque   con il GP,  tanto che negli USA si ripensa a rimettere la mascherina per i vaccinati negli ambienti chiusi.

La situazione non è facile. Oltre al vaccino salvifico, che qualche problema non solo di reazioni avverse più o meno gravi e mortali ha, come la vicenda dalla diciottenne di Sestri Levante  ci ricorda, forse ci sarebbe da ripensare le esperienze anglo svedesi di liberi tutti, con prudenza e di potenziare le cure  rilanciando la sperimentazione anche sulle molteplici terapie che sono state bandite perché poco gradite  al mercato  a cominciare dalle cure con plasma iperimmune di De Donno e alle molte altre che andrebbero valutate in quanto se ci sono risultati utili sul campo , compito del Ministero e delle sue Università e di verificarli ….Le paghiamo noi cittadini le loro attività e non è indispensabili che si lavori troppo su commissione di privati e delle loro fondazioni.
Nascondi testo citato

28 Luglio 2021    Vincenzo Valenzi
www.iiimb.me






G-20 AMBIENTE COVID E LA QUINTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE DELLA COMPATIBILITÀ' BIOLOGICA
QUANDO LA CURA È  PEGGIORE DEL MALE....


Una seria analisi di Massimo Cacciari sui rischi che l'Italia sta correndo, oltre le battute da bar del porto (volevo dire da studio televisivo).

Materiali di approfondimento e altri  dati sulla crisi virale  su http://www.uniglobus.it/global-news-1.html

Sarà il caso di raffreddare gli animi e ragionare nell'interesse dell'Italia. Rischiamo grosso   con "cure" imposte che rischiano di rivelarsi  molto peggio del male che si vuole combattere.

l'Italia a non è un teatro di guerra ma si rischia che la situazione precipiti senza reali motivi scientifici e sanitari correlati come le esperienze israeliane e britanniche e la Vespucci  ci dicono


26 luglio 2021 Vincenzo Valenzi

LTRE COMLPOTTISTI E TIFOSI NON AZZURRI.... UNA CRISI SOCIALE PERICOLOSA DA DEPOTENZIARE CON MISURE ISPIRATE  SCIENTIFICAMENTE
DOPO I MARINAI INGLESI VACCINATI INFETTATI QUELLI ITALIANI. GLI TOGLIAMO IL  PASS VERDE?
O ascoltiamo anche gli italiani scesi in piazza..che vogliono vivere e non morire?

La grave crisi del COVID-19 che forse il buon Zangrillo continua ad esorcizzare ottimisticamente con i buoni dati sul suo Ospedale  
non debbono mettere in ombra i dati da altre parti del mondo dove in una sorta di roulette russa, tocca adesso ai russi, per l'appunto, di essere colpiti con un picco di contagi e di morti 799 oggi, che in qualche modo non  lasciano tranquilli nemmeno noi.

Il G-20  sull'ambiente bene ha fatto a concentrare l'attenzione sulla riduzione delle emissioni e dei livelli di inquinanti vari,
che in qualche modo indeboliscono i processi biologici e le difese immunitarie, favorendo l'attacco di virus batteri e di altri meccanismi patologici che minacciano la salute pubblica, come la vicenda della Pandemia in corso ci ha insegnato con i principali territori industriali colpiti dal virus.

In questa situazione emergenziale, allentata dal caldo estivo, ma non troppo, come i dati moscoviti, londinesi, israeliani, ci segnalano, con vaccini studiati in corso d'opera come i vaccini virale ci hanno  mostrato criticamente, indipendentemente dagli errori di comunicazione lamentati da più parti, esiste un problema di percezione della sicurezza di questi prodotti, che di solito prendono una decina di anni per essere sviluppati e di cui andiamo scoprendo cose non sempre entusiasmanti, che dovrebbero consigliare maggiore prudenza nell'uso, come cerca di dirci il Virologo francese Montagnier con non pochi altri, tra cui gli autori di un articolo su Vaccine CHE HA PROVOCATO LA STRANA REAZIONE DI SCIENZIATI DI OXFORD CHE SI SONO DIMESSI DAL COMITATO DELLA RIVISTA per protesta contro la pubblicazione di questo articolo ?!?

Se, come ben si è fatto, si sono messi in sicurezza gli anziani e  i fragili, dove il beneficio/rischio è certamente a vantaggio del beneficio, dopo ben 18 mesi di pandemia, con una diffusione del virus e del vaccino estesa, potremmo forse lasciare maggiore spazio alle misure diagnostiche avanzate sull'immunita cellulare
terapeutiche, di prudenza e di contenimento del virus, in quanto purtroppo oltre il sentito dire, i bollettini di Paese e di famiglia raccontano che non sempre i vaccini sono così tranquilli, e quindi ci si deve attrezzare per affrontare il COVID E LE SUE VARIANTI, in particolare nei giovani e nella gente in salute, potenziando le difese organiche, allentando le campagne di allarme che spesso funzionano da cavallo di troia per il virus, ritornando alla vita normale per tutti, come da sempre fanno gli svedesi e come si apprestano a fare gli inglesi che pure sono alle prese con una diffusione della variante Delta.

Dire come ha detto il Presidente del Consiglio che, invitare a non vaccinarsi e come  invitare a morire, è una forzatura da conferenza stampa, anche perchè, purtroppo di questi tempi,  si muore anche per VACCINO E NON SOLO LA DICIOTTENNE LIGURE CHE AVEVA PARTECIPATO AD UN OPEN DAY VACCINALE, O LA 44enne  DELLA BBC salita in cielo prematuramente.

Il tutto mentre il vaccino perde colpi, con nuove infezioni sui vaccinati che, con il Green Pass in tasca (come quello che ho pure io) asintomaticamente possono tranquillamente portare in giro il virus ovunque, anche nei luoghi di lavoro e negli ospedali.

Se ci fermiamo un attimo e ragioniamo senza la spada a tagliare teste (si fa per dire), non sarebbe male e si potrebbero evitare scene come quelle odierne in Italia e in Francia,

che non fanno bene all'Europa e ai nostri popoli, senza peraltro  portare  risultati significativi visto che lo scorso anno in estate, senza vaccini stavamo uguale se non meglio sul fronte epidemiologico e ospedaliero più o meno intensivo.

Una riflessione fredda sarebbe saggia, lasciando  stare le battute e gli slogan più o meno altisonanti e internazionali da americanate che debbono ancora farci capire meglio le lingue blù veterinarie  
https://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/14/news/la-cupola-dei-vaccini-1.173240  o su altri tristi passaggi, su dove sono finite le cinque tonnellate di emoderivati infetti di PADMORE su cui si vorrebbe far scendere l'oblio

24 Luglio 2021 Vincenzo Valenzi



GB Il 40% RICOVERATI È VACCINATO


C'È QUALCOSA CHE NON VA   ....

una analisi critica delle contraddizioni dei Draghi che rischiano di creare  una grave crisi sociale e sanitaria su


Sarà il caso di attivare un Comitato Europeo che rivaluti urgentemente la situazione sanitaria europea e consigli qualcosa di realistico  oltre i cesarismi gallici?

25 luglio 2021 Vincenzo Valenzi

Israel reports sharp decline in Pfizer coronavirus vaccine efficacy
Preliminary data from an analysis conducted by the Health Ministry shows 42% decrease in vaccine protection from infections and up to 60% from severe illness among vaccinated; Israel mulls 3rd booster shot for all over 65s

Magi (Presidente Ordine Medici): “Vaccinati contagiano come non vaccinati”, allora il Green Pass?

di Giulia Bertotto
Anche i vaccinati contagiano: è su queste evidenze scientifiche che il Green Pass non ha alcuna logica sanitaria

E le sospensioni dei sanitari che senso hanno??

Vincenzo Valenzi
Oramai spammer





QUALCHE LUCE NELLA NEBBIA COVID....E NON SOLO
DIBATTITI SULLE  CHAT WU DI RISORGIMENTO E FB DI SANDERS
Un cittadino italo americano si domanda:
But it's possible for fully vaccinated people to be asymptomatic and spread COVID-19 to others.


Una vecchia storia, quella dei vaccinati che possono contagiare che  ritorna,   che all'analisi dei dati dei contagi anomali di vaccinati che contagiano,  lascia sempre più perplesso uno dei consiglieri scientifici della Casa Bianca, e dovrebbe fare riflettere su molte scelte come l'obbligo vaccinale per i sanitari con la catastrofe sociale e sanitaria  conseguente per i timorosi del vaccino, per proteggere  i malati, (?!?), che debbono temere a quanto pare anche  i vaccinati
Visto che i vaccinati possono essere contagiosi e contagiarsi tra di loro  https://www.agi.it/cronaca/news/2021-05-05/allarme-operatori-sanitari-vaccinati-ricontagiano-covid-12428834/
Da meditare nelle cabine di regie con il bastone del comando in mano.
Vincenzo Valenzi

A questo appunto risponde con un commento di grande  amarezza  Giovanni Fantasia perplesso per i troppi intrighi ai danni dello Stato e della Salute pubblica, che emergono in chiaroscuro sulle vicende del nostro tempo creando una grande inquietudine morale e sociale , con un altro appunto dell'imprenditore  Diego Righini
sulla fiscalità varia sugli stessi mercati che crea troppi squilibri competitivi.

A Giovanni Fantasia risponde su Risorgimento   Vincenzo Valenzi:
Caro Giovanni
Purtroppo come diceva Andreotti a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca. ..
Ranieri Guerra docet.
Ma sarà sempre bene esercitarsi per mantenere un dialogo civile, a tutti i livelli, aiutando così il mondo politico e l'opinione pubblica a ragionare sui dati reali  oltre i troppo spesso maldestri tentativi di manipolazione più o meno prezzolati. http://www.uniglobus.it/inchieste-virali.html

Anche per le osservazioni giuste sul fisco da parte di Diego Righini che con Sanders chiede una perequazione fiscale per creare una base comune di contribuzione e di competizione tra grandi gruppi e aziende normali almeno in Occidente, che meritano grande attenzione come avviene peraltro con l'amministrazione Biden

La domanda  prepotente emerge :

Fino a quando il potere pubblico, può essere debole con i forti e fortissimo con i deboli ?

Una domanda che sorge e non basta qualche mandria di capri espiatori per fare vedere che la legge difende i deboli magari forzando i dossier non sempre per la verità.

Come nell'inchiesta Alzheimer  sul lager di Ittiri, dove non si capisce chi accusa chi e i fatti emersi da  uno dei più lunghi incidenti probatori medici, di fatto non sono neanche stati considerati, ma sono utilmente commentati dal Criminologo senese Cosimo Loré in un capitolo dedicato al Lager di Ittiri  del volume SOCIETÀ DIRITTO CRIMINE, che  illumina questa triste vicenda informandoci del lavoro efficace  clinicamente e globalmente  corretto del Gruppo del neurologo sardo Giuseppe Dore

Puó diventare difficile rilanciare il prestigio della Amministrazione della Giustizia e delle Istituzioni se non si mette al centro la Giustizia effettiva  e l'interesse pubblico oltre i giochi di Potere che dovrebbero non dominare l'ambito  della Giustizia e della Salute Pubblica, come accadde ai tempi di De Lorenzo e Poggiolini con il vaccino obbligatorio sull'epatite B.

Mentre Italia e Inghilterra giocano la finale europea, non sarebbe male meditare sul dato che nella scienza   medica   e nella giustizia si dovrebbe puntare a fare  vincere la salute e la giustizia e non le squadre varie e lasciatelo dire avariate come raccontava, in ritardo, un grande player come Palamara

Alghero 11 luglio  2021
Vincenzo Valenzi
COVID 19 POSITIVI RESISTENTI E VARIANTI ...CHE FARE?
COVID 19 POSITIVI RESISTENTI E VARIANTI ...CHE FARE?
Mentre si scalda il tifo nazionale in vista delle finali di calcio europee con decine di migliaia di persone negli stadi e nelle piazze, che forzano i limiti agli assembramenti senza apparenti catastrofi infettive nelle popolazioni (almeno a Milano e Napoli dopo le vittorie locali di Inter e Napoli), tra gli enigmi di questo strano coronavirus, c'è anche il caso  di quelle persone che benchè siano state a stretto contatto con il COVID 19 non lo hanno contratto e si presume abbiano sviluppato una potente immunità

Il tema è stata più ampiamente trattato da Pregliasco che approfondisce  la potente immunità naturale e alla domanda:
È giusto vaccinare anche le persone che hanno mostrato un’immunità naturale? risponde
In una vaccinazione di massa diventa un problema andare a fare un distinguo e comunque sappiamo, anche per altre vaccinazioni, che ciò non crea un problema. La trivalente morbillo-rosolia-parotite, ad esempio, da anni viene effettuata sistematicamente a tutti i bimbi, a prescindere, rappresenta un booster che va a rafforzare l’immunità. Per il vaccino Pfizer abbiamo visto, solo nei pochi soggetti che abbiamo vaccinato, che può esserci una fase più significativa di effetti collaterali, ma niente di più. https://www.ilsussidiario.net/news/superimmuni-covid-vanno-vaccinati-lo-stesso-resistenza-al-virus-puo-durare-6-mesi/2121701/
La domanda viene posta anche in un recente articolo su NATURE a proposito della seconda vaccinazione nei già positivi al COVID 19  con diversi dubbi che inducono ad uno degli studiosi interpellati a consigliare un approccio personalizzato. https://www.nature.com/articles/d41586-021-01609-4  "The more tailored approach is probably better at this point,” Wood says.
Anche perchè non è così scontato quanto afferma Pregliasco che "Per il vaccino Pfizer abbiamo visto, solo nei pochi soggetti che abbiamo vaccinato, che può esserci una fase più significativa di effetti collaterali, ma niente di più"..
Perchè se  gli ASTRA ZENECA piangono, I PFIZER  e compagni hanno poco da ridere come purtroppo emerge da sommarie analisi delle reazioni avverse anche tristemente mortali http://www.uniglobus.it/global-news-1.html
Anche negli Stati Uniti in ambienti certamente lontani da No-vax potremmo dire conservatori, qualche timore emerge e viene chiesta maggiore attenzione alle reazioni avverse  dei vari vaccini  https://www.cnn.com/2021/06/28/politics/senator-ron-johnson-vaers-covid-deaths/index.html .
Ci si domanda e si domanda il Senatore Ron Johnson circa il rapporto causa effetto vaccini e morti che in giovani in genere lascia poco spazio alle ipotesi,  oltre i fact checking vari, che sarebbe stato bello vedere nel corso delle grandi campagne per i vaccini obbligatori lanciati da GSK, e dal mitico Ranieri Guerra dalle plance di comando del Ministero della salute e della fondazione GSK con campagne sulla strettissima correlazione tra qualche bimbo morto e la mancanza di vaccino antimorbillo con anche la promozione creativa dei 470 morti per morbillo a Londra che attende ancora chiarimenti nelle varie sedi attivate  http://www.uniglobus.it/inchieste-virali.html
 In questi giorni c'è un grande movimento negli uffici pubblici e negli Ordini per far applicare il PASS VACCINALE e di fatto imporre  la vaccinazione diremmo obbligatoria per i medici infermieri e sanitari che temono per la loro salute dopo un anno e mezzo sul fronte dove la maggior parte degli stessi ha incontrato il COVID-19  e mediamente sviluppato una immunità, specialmente quelli che hanno avuto d'ufficio un contatto chiaro e inevitabile con il coronavirus.
Se ne può parlare di questa IMMUNITA' ACQUISITA che ha protetto questi operatori in questi lunghi 18 mesi di pandemia  o bisogna dare una lezione di forza dello Stato su un tema sensibile come la salute e l'immunità in casi che palesemtente hanno resistito e resistono al virus e alle sue varianti  a cui i vaccini, non sempre sembrano in grado di reagire  adeguatamente, oltre le campagne di pubblicità e progresso sempre attive come segnala Bassetti, a caccia della terza dose https://www.ilsecoloxix.it/genova/2021/06/30/news/bassetti-variante-delta-la-stampa-non-molla-l-osso-due-dosi-proteggono-adeguatamente-1.40445790 .
Il tema è sensibile come la vicenda cilena inglese e israeliana dove si sono raggiunte le più alte percentuali di vaccinazioni  https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/14/covid-lo-strano-caso-del-cile-e-record-di-vaccini-ma-la-pandemia-non-e-mai-stata-cosi-grave-dal-siero-cinese-alle-varianti-ecco-i-nodi/6164433
Sarà forse il caso di prestare maggiore attenzioni ai casi individuali e al potenziamento del sistema immunitario esaltandolo quando, come nei casi dei resistenti naturali al COVID-19,  non pare il caso di andare in cerca di guai che purtroppo non mancano, in particolare negli operatori sanitari che è utile ripetere, se sono sopravvissuti lunghi diciotto mesi in prima linea, qualche difesa c'è la avranno e le loro titubanze a vaccinarsi non sono necessariamente una lesa maestà alla scienza, peraltro in formazione su questi vaccini,   quanto una legittima difesa a fronte di rischi piccoli, ma neanche tanto piccolissimi in soggetti generalmente  resistenti come ben noto dagli studi di Tor Vergata e altri.
Maltrattare gli eroi che sono stati sul fronte in questi lunghi mesi di pandemia con la leggerezza di uno statuto militarizzato, deve far riflettere Ordini dei Medici, ASL, Ministero della Salute e OMS e l'intera pubblica opinione . Forse hanno ragione su NATURE  quando invocano  "The more tailored approach is probably better at this point,”  https://www.nature.com/articles/d41586-021-01609-4  
Oltre i vaccini, che continuano a fare la loro parte, assieme alle cure mediche hanno fatto passi importanti dopo le prime fasi critiche consentendo una gestione domiciliare di parte dei casi con vari approcci che richiedono più attente valutazioni dei reali risultati, anche perchè il rischio che la partita continui è alto come le recenti notizie dalla Russia dalla Australia e dall'Inghilterra ci informano.
Intervenire sui dati climatici ambientali come la situazione italica ci informa anche in  questa estate e sulle differenze  tra aree inquinate e aree ad alta qualità dell'aria rilanciando l'antica climatoterapia che fu uno dei capisaldi delle cure mediche contro le malattie infettive e contro la stessa Peste del Seicento, come ci ricordano nella storia del borgo romano di Poli che fu un avamposto della lotta contro la Peste e la Tubercolosi  hcon un possibile ruolo anche nel contrasto al COVID  https://youtu.be/hc-2ObPLgfM  .
Buon ultimo può essere utile rilanciare la Farmacogenomica e la farmacoelettrodinamica in vista di un potenziamento coerente della terapia medica a 360 gradi mettendo a regime il meglio delle esperienze mediche antiche (che hanno qualcosa di nuovo da dirci) e moderne, che vanno integrate su una più alta sintesi scientifica a cui si lavora.  Qualcosa in questa direzione va nascendo tra Oriente e Occidente tra Cambridge, Bangalore, Kiev, Mosca, Boston Minneapolis Roma, Marsiglia  ecc. http://www.iiimb.me/files/2021_03_02-ISIMF-10.pd .
C'è molto da fare  per capire meglio il virus e il nostro mondo che lo combatte oltre  piccoli e grandi interessi. In gioco la salute pubblica e il benessere del nostro mondo minacciato seriamente che deve ripensarsi se vuole tornare ricco  libero forte e festaiolo (gente allegra Dio lo aiuta e i danni delle quarantene sono forse superiori a quelli dello stesso virus come purtroppo andiamo osservando sulla condizione di vita media di meno giovani e di giovani).
Campi Bisenzio 1 luglio 2021
Vincenzo Valenzi
www.cimb.me

https://www.corrierenazionale.net/la-sfida-finale-con-il-covid-19/

Poli uno dei borghi d'Italia di lotta climatica ai virus e batteri

NON SOLO A S T R A      Z E N E C A !!!
NON SOLO A S T R A      Z E N E C A !!!

Da rivedere anche questo

Vediamo se leggere la lunga lista scuote un po’ le coscienze e sveglia i fedeli della TV e la comunità scientifica e politica turbata dalla diciottenne ligure scomparsa.....per colpa sua... Omertosa ??!?

Non solo A S T R A Z E N E C A !!!
Alcuni nomi:

⭕ Elisabeth Durazzo 14 gennaio, Frosinone. Infermiera, anni 39, muore due giorni dopo l'iniezione (Pfizer).
⭕ Enrico Patuzzo 14 gennaio, Mantova. Medico ospedaliero, muore poche ore dopo l'iniezione (Pfizer).
⭕ Mauro D’Auria 23 Gennaio, Nocera. Medico, 45 anni, muore il giorno dopo essersi vaccinato (Pfizer).
⭕ Miriam Gabriela Godoy farmacista sottoposta a vaccinazione il 14 gennaio. Malore successivo. Deceduta mercoledì 20 gennaio.
⭕ Maurizio Lentis 25 Gennaio, Forlì. Infermiere, muore due giorni dopo l'iniezione (Pfizer).
⭕ 12 febbraio, Verona. Infermiera, anni 55, muore due giorni dopo aver assunto il vaccino (Pfizer).
⭕ Jessica Fiore 26 Gennaio, Olbia. Infermiera, neo-laureata, muore a poche ore dalla somministrazione (Pfizer).
⭕ Silvia Dellavalle, Bra, 40 anni infermiera, che aveva appena completato il ciclo vaccinale con la seconda dose, probabilmente stroncata da un infarto.
⭕ Luigi Buttazzo 24 Gennaio infermiere, strumentista di sala operatoria presso il Policlinico Tor Vergata di Roma. Infarto, 42 anni, deceduto alcuni giorni fa dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino “Comirnaty” della Pfizer-Biontech, il cosiddetto richiamo.
⭕ Mauro Valeriano D’Auria. Medico si accascia e muore mentre gioca, si era vaccinato contro ilCovid. Sanissimo, sportivo. Mostrava orgogliosamente sui social il logo “Fatto".
⭕ Sassello, uomo di 81 anni in Provincia di Savona (affetto da patologie pregresse), deceduto per arresto cardiocircolatorio dopo che nella mattinata aveva ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer.
⭕ Pietro Taurino. Città in lutto per la morte del maresciallo Pietro stroncato da una trombosi cerebrale. La procura ha nominato tre esperti che dovranno dare una risposta a tutte le domande circa la sua morte, avvenuta dopo 11 giorni dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca.
⭕ Carabiniere mantovano 11 giorni fa aveva ricevuto il vaccino.
⭕ Emanuele Calligaris di recente si era sottoposto alla vaccinazione con siero Astrazeneca.
⭕ Michele Quintieri di Vibonati. L’uomo, poche ore prima, si era sottoposto alla vaccinazione per il covid-19.
⭕ Medico di Mantova morto per attacco cardiaco, il giorno prima si era vaccinato.
⭕ Livata, operatore sanitario muore dopo vaccinazione anti-Covid AstraZeneca.
⭕ Morto docente a Biella 14 marzo nella giornata di ieri era stato somministrato il vaccino AstraZeneca.
⭕ Insegnante 38enne gelese in emorragia cerebrale dopo il vaccino AstraZeneca 13 marzo, 2021. Il siero iniettato non appartiene al carico posto sotto sequestro.
⭕ Giuseppe Morabito, 61 anni, vicepreside Vergato (BO), il 3 marzo aveva ricevuto il vaccino di AstraZeneca, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate, la mattina del 13 è stato trovato morto nel suo letto.
⭕ Giuseppe Maniscalco, 54 anni, 21 Febbraio, Trapani, vice comandante dei carabinieri decesso dopo il vaccino AstraZeneca.
⭕ Adolfo Trinchi. Vaccino pzifer 11/03/2021 subito blocco urinario + emorragia interna Mercoledì 17 ricovero Aurelia Hospital. Ventre pieno di liquido. Vomita sangue. Segue ricovero al San Pio di Bracciano. Deceduto il 18/03. Corpo sotto sequestro per autopsia.
⭕ Ilaria Pappa, 31 anni, docente dell’istituto Mennella di Ischia. 24 marzo 2021. Sottoposta al vaccino anti-covid nell’ambito della campagna di somministrazione Astrazeneca destinata alla scuola.
⭕ Anthony Rio. Studente di 24 anni è stato trovato morto giovedì 18 marzo nel suo appartamento. Nell’appartamento che il giovane occupava da solo, i servizi di polizia hanno trovato un documento che attestava che lo studente di medicina del sesto anno e stagista presso il CHU era stato vaccinato con AstraZeneca l’8 marzo. La procura ha aperto un’indagine sulle cause di morte e ha ordinato l’autopsia. Il rapporto menziona ”emorragie interne causate da trombosi “.
⭕ Agrigento è deceduta per sospetta tromboembolia Adriana Zicari di anni 69, dirigente di una ditta di trasporti. Si teme un nesso di causalità con il vaccino AstraZeneca, somministrato quattro giorni prima del tragico evento.
⭕ Nel Cilento muore vigile di 62 anni, si era vaccinato con Pfizer poche ore prima (15 marzo)
⭕ Lanciano, Ex Infermiera muore dopo seconda dose Pfizer, aperta inchesta (3 aprile)
⭕ Augusta Turiaco, insegnante, Agrigento, 55 anni, morta in seguito a emoragia cerebrale dopo trombosi, ricoverata dopo vacinazione Astrazeneca (31 marzo)
⭕ 6 morti in seguito a covid nonostante vaccinazione a Malta (31 marzo)
⭕ Morte cerebrale per la 32enne vaccinata con Astrazeneca il 22 marzo ricoverata per trombosi al San Martino di Genova.
⭕ Firenze. Un 60enne di Fucecchio è morto per un malore nel pomeriggio di venerdì 2 aprile. L'uomo era stato vaccinato contro il Covid sei ore prima all'ospedale di Empoli con Moderna. I familiari del defunto si sono rivolti ai carabinieri e a un avvocato.
⭕️ 2 acresi, morti a seguito di vaccino, 5 aprile, lei 25, lui 39 anni.
⭕️ Morte cerebrale per un avvocato 46enne di Tusa ricoverato a Messina colpito da trombosi in seguito a vaccino Astrazeneca il 12 marzo.
Pietro Scardigli, 26 febbraio, Caserta, operatore sanitario, muore poche ore dopo la dose di richiamo AstraZeneca.
⭕ Kassidi Kurill, dottoressa 39 anni muore dopo la seconda dose del vaccino Moderna.
⭕ Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania. Deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino, ma aveva iniziato a stare molto male dal giorno successivo all’inoculazione della dose, peggiorando drammaticamente fino al decesso.
i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale.
⭕ Vincenzo Russo residente ad Afragola. 10 marzo. Domenica scorsa si è sottoposto a vaccino e dopo aver accusato malori è svenuto la situazione clinica è peggiorata ora dopo ora.
⭕ Stefano Paternò, Catania, muore nella notte a 43 anni sottufficiale della Marina Militare. Febbre alta e decesso dopo la dose, complicanze a seguito del vaccino AstraZeneca fatto il giorno prima.
⭕ Silvia Simonini. Biella, OSS muore dopo il vaccino per un malore improvviso: aveva soltanto 42 anni.
⭕ Massimiliano Michelon, 50 anni, è morto improvvisamente stroncato da un arresto cardiaco. L'uomo aveva postato la notizia d'aver ricevuto la prima dose il 15 gennaio. La seconda il 12 febbraio.
⭕ Silvana Prestandrea, volontaria Cri, a soli 44 anni. Aveva appena fatto il vaccino. 4 marzo 2021 Bolzano.
⭕ Medico morto dopo il vaccino l'Asl invia la cartella clinica in procura.
⭕ Annamaria Mantile, 62 anni, insegnante, 4 marzo. Morta pochi giorni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca.
⭕ Ugo Scardigli, 26 febbraio, Caserta. Operatore sanitario, muore poche ore dopo la dose di richiamo AstraZeneca.
⭕ Michela Foderini, 49 anni. Podista. Vaccino fatto orgogliosamente il 5 febbraio. Il 25 muore.
⭕ Fabrizio Provinciali, originario di Genova, abitante a Sassello è morto lunedì 15 marzo per un arresto cardiaco. Nella mattinata aveva ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer nel centro vaccinale di Sassello.
⭕ Gianluca Picchi, 51 anni. Grosseto, morto una settimana fa per un malore improvviso. La famiglia denuncia la somministrazione del vaccino AstraZeneca nei giorni precedenti al malore. Disposta autopsia.
⭕ Zelia Guzzo, morte celebrale 37enne insegnante di Gela vaccinata AstraZeneca pochi giorni prima.
⭕ Stefania Maccioni, Cerveteri, anni 51 anni, muore a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca
Ci fermiamo a tre giorni fa . Ma è solo quello che è stato segnalato. La lista è di molto più lunga.
Post di Giancarlo Cozzutto
SUI RISCHI BENEFICI NEI  VACCINI COVID-19  E SULLA
DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA
Le montagne russe del vaccino dell'ASTRA ZENECA con purtroppo una sempre più frequente efficacia della roulette russa con vittime sotto i cinquanta, prevalentemente donne , fino al tristissimo caso della 18enne che aveva partecipato all'Open Day ligure, insieme agli allarmi sulla debolezza delle vaccinazioni di massa (da oramai immunità di gregge come quella cilena che affronta l'inverno sud americano con nuovi picchi  di infezioni https://www.corrierenazionale.net/la-sfida-finale-con-il-covid-19 ;

La stessa situazione inglese che vede una ricrescita di infezioni da variante delta,  a fronte di  dati riassunti con la freddezza noir tipica anglosassone, che trova nella foto allegata e nei commenti quasi informali di dati preoccupanti, che sarebbero solo il 10% dei dati reali sulle reazioni avverse ai vaccini, credo debba farci riflettere sulle strategie a volte anche seduttive (il visto per andare in discoteca e  impositive  la sospensione dal lavoro per i sanitari, con  le ilari  proposte di  divieti per  gli over 60 renitenti al vaccino   https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/09/vaccino-covid-il-caso-di-2-milioni-di-60enni-mancanti-silvestri-ora-convincere-gli-indecisi-la-garanzia-di-una-vita-normale-come-incentivo-a-chi-completa-il-ciclo/6222148/

Qualche dubbio, che l'analisi rischi benefici in alcuni settori della popolazione femminile,  non quadri ,è venuta . Forse bisognerebbe estenderla anche ad altri settori della popolazione, che se ha resisitito per 18 mesi, in particolare quelli sul fronte sanitario, qualche immunità preesistente o da infezione asintomatica, la avranno
aquisita e magari sarebbe il caso di testarla meglio visto che è disponibile  come segnalato da NATURE http://www.cimb.me/ .

Le preoccupazioni per la sicurezza, come dimostra il caso di ASTRA ZENECA per i giovani e le donne è alta,  ma  per gli altri vaccini non si scherza nemmeno tanto https://www.gov.uk/government/publications/coronavirus-covid-19-vaccine-adverse-reactions/coronavirus-vaccine-summary-of-yellow-card-reporting

Dopo aver coperto il grosso della popolazione anziana e fragile, non sarebbe il caso di frenare e mirare la terapia vaccinale su chi ne ha veramente bisogno, dopo, aver monitorato il reale stato immunitario dei

In merito Matteo Bassetti, sulla sua pagina FB,  nel rispondere ad un genitore di un infermiere vaccinato con Pfizer a gennaio e rimasto senza anticorpi, gli risponde che ci sono altri anticorpi non misurabili oggi (oltre all'immunità cellulare) e allora perchè fare la terza dose  nei vaccinati e la prima con già positivi al covid 19, che per storia dovrebbero essere altamente protetti.

La domanda si pone, specie a fronte di effetti avversi non banali crescenti di queste rivaccinazioni.

La massima che preoccupa il medico e che la cura non sia sia peggiore del male, specie quando non si tratta neanche di cura, ma di prevenzione in persone sane abbastanza o sanissime come la diciottenne ligure che combatte  per la vita dopo l'Open Day di Astra del 25 maggio.

Per quanto riguarda i sanitari "consigliati", con  pressioni varie, con minacce di sanzioni e di affamamento, purtroppo ci troviamo di fronte ad una pagina triste del nostro tempo per la medicina e il corpo sanitario, specie a fronte di una situazione della sicurezza e dell'efficacia  che così tetragona e chiara non è    

Una più alta riflessione scientifica umana e sociale  sulle strategie di contrasto al COVID19 sarebbe cosa buona e giusta, per tutti, a tutti i livelli.

Stiamo forse giocando troppo con il fuoco anche sul futuro della salute pubblica come il vecchio Nobel francese ha cercato di dirci  su France Soir https://www.liberoquotidiano.it/news/scienze-tech/27524645/dimartedi-luc-montagnier-vaccini-rischio-inaccettabile-proliferazione-tumori.html

10 giugno 2021  Vincenzo Valenzi
info@uniglobus.it
Created by Marziano
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